In aumento i cuccioli in casa: ecco come è cambiato il rapporto tra ‘padrone’ e animale da compagnia
Quanto è cambiato il rapporto tra animali in casa e ‘padroni‘ nella vita quotidiana? Sono i numeri a rispondere. Secondo il recente rapporto della Assalco Zoomark 2018, l’Associazione Nazionale Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia, sono circa 60 milioni gli animali che vivono nelle quattro mura domestiche insieme ai loro padroni. Un aumento considerevole rispetto allo scorso anno. Legato all’aumento dei nostri piccoli amici in casa, vi è naturalmente anche l’aspetto economico di questa speciale convivenza.
Bisognerebbe fare bene i conti prima di accogliere in casa il nostro nuovo amico e garantirgli una vita confortevole e sana.
Cure, alimenti, vaccinazioni e visite dal veterinario sono sono alcune delle spese cui il padrone dovrà far fronte.
Sebbene all’acquisto sia di gran lunga preferibile l’adozione in un canile o gattile, in tanti preferiscono spendere migliaia di euro per un esemplare di razza.
Per gli accessori i costi sono differenti in base all’animale: un centinaio di euro in media per i cani e circa la metà per i gatti. Le spese per gli uccelli si mantengono su una media di 60 euro circa, mentre per i pesci il discorso è diverso in base all’acquario scelto. Stesso discorso per l’alimentazione.
In alcuni casi a fare la differenza è la taglia dell’animale: nel caso dei cani ad esempio, quelli di taglia piccola necessitano di cibo per 40 euro mensili in media mentre quelli più grandi si saziano con un apporto di alimenti pari a circa 150 euro al mese. Novità per quanto riguarda le spese mediche: dal 2017 è garantito uno sgravio fiscale del 19% sulle spese mediche sostenute in un limite di 387,34 euro.
A cambiare non sono soltanto i numeri, ma anche i termini coi quali ci si rapporta all’animale: dal semplice ‘possedere’ un animale si è passati ad instaurare con esso un rapporto di tipo filiale.
Ciò è scaturito dal rapporto stesso che si è venuto ad instaurare tra l’animale e il padrone, che si sente responsabile quanto un genitore nei confronti del proprio figlio. La differenza fondamentale è che i figli crescono e diventano via via più indipendenti, mentre gli animali restano sempre cuccioli desiderosi di cure ed attenzioni.
E’ dimostrato che avere un animale fa bene al corpo ma soprattutto allo spirito: non si tratta solo di compagnia ma di un rapporto più profondo, pari all’amore.
Inutile negare che attorno al mondo animale si è creato un vero e proprio business: le spese per assicurare una vita più sana ai cuccioli sono alla pari delle spese per la cura e la crescita dei bambini. Si è molto attenti all’alimentazione: si scelgono sempre più spesso cibi di natura biologica. Inoltre si valutano i luoghi di vacanza in base alle esigenze dell’animale.
Alcuni appassionati hanno addirittura fatto della loro passione un lavoro. In tanti hanno reso pubbliche le loro esperienze e si sono ‘riscoperti’ influencer.
Attraverso blog personali o con i video postati sul canale Youtube, gli influencer si sono guadagnati un gran seguito di follower alla ricerca dei loro preziosi consigli. Insomma avere un animale cambia di certo il proprio stile di vita e il bilancio familiare: ma quello che riescono a dare loro in cambio è spesso impagabile dal punto di vista umano.
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F. C.
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