Li abbiamo soprannominati “Angeli dei 4zampe“, perché ad un certo punto della loro vita hanno seguito una missione, spogliandosi di tutto, per dedicarsi anima e corpo a piccole creature indifese, vittime di abusi, maltrattamenti, dell’ignoranza e dell’indifferenza.
E’ la storia di un uomo, un americano di nome Leslie Robinson che ha deciso di lasciare gli Stati Uniti per l’Himalaya. Durante il suo viaggio, fermandosi per caso presso la località di Tiruvannamalai, nel Sud dell’India, Leslie ha scoperto una realtà terrificante, vedendo con i propri occhi non solo la miseria umana ma anche quella degli animali. Proprio in quel periodo, le autorità, per far fronte al randagismo, avevano stabilito un abbattimento di massa. Il pensionato americano, scandalizzato dalle centinaia di carcasse di cani accatastate lungo le strade, è riuscito a bloccare la strage, impegnandosi con le autorità a prendersi carico di quelle piccole vittime pelose.
Leslie ha così dato vita nel 2007 al suo rifugio, l’Arunachala Animal Sanctuary and Rescue Shelter, creando anche 23 posti di lavoro, tra cui tre veterinari che si occupano h24 dei randagi e degli animali feriti. L’associazione si fa anche carico della sterilizzazione delle femmine randage e in base ai dati, ogni mese, cura circa 800 animali di tutte le specie tra i quali anche gatti, mucche, capre o cavalli.
Nell’arco di questi anni, l’associazione ha effettuato oltre 3600 salvataggi. Una vita e un impegno che non è di certo il ritiro spirituale sperato sull’Himalaya per Leslie che ogni giorno deve lottare per la tutela e la difesa degli animali o per trovare fondi.
Ma grazie alla sua scelta coraggiosa, Leslie ha trovato la felicità e sta nello sguardo di quelle creature che chiedono solo di essere amate…
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