Cagnolina disabile non riceve le cure adeguate in canile.
Si chiama ego e potere. “Vedere le proprie mancanze” ma non accettare che gli altri le notino. Si tratta di reazioni che in psicologia sono definite “pretese e accuse infantili” e che in teoria in età adulta dovrebbero essere risolte. Eppure, la maggior parte delle persone sono intrappolate in questa rete e dinamiche. Nessun escluso né tanto meno chi ci governa o ha dei ruoli dirigenziali e amministrativi.
Il risultato di tutto ciò lo si può vedere in quanto accaduto al Canile La Muratella di Roma. Un fatto aberrante denunciato da Walter Caporale, presidente dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus che in una nota, esprime il proprio disappunto riguardo al trattamento riservato ad una cagnolina disabile che aveva bisogno di cure mai ricevute dal suo ingresso in canile.
Lo scorso 29 gennaio 2019, scrive Caporale, “l’associazione Animalisti Italiani Onlus ha richiesto e ottenuto l’affido temporaneo di un cane femmina Tremolina a causa dei gravi problemi neurologici cui versava al fine di essere curato presso il Policlinico Veterinario Roma Sud. L’animale era rinchiuso in un piccolo box del canile comunale di Muratella incapace di tenersi sulle sue zampe a causa dei continui tremori ed evidenti barcollamenti”.
Per questo, spiega il presidente di animalisti italiani, “abbiamo voluto indagare sul suo stato di salute per capire se fosse in grado di recuperare le sue funzioni motorie con fisioterapia intesa o cure per una riorganizzazione dei circuiti cerebrali”.
Dagli accertamenti clinici, in realtà è emerso che l’animale “è gravemente malato e bisognoso di una terapia medica costante” alla quale ha provveduto l’associazione, a proprio carico.
Purtroppo, denuncia Caporale, “in data 11 febbraio 2019 il direttore del Dipartimento Tutela Ambientale, Marcello Visca, ha disposto il rientro immediato in canile del cane con matricola n. 2018/2605, senza addurre alcuna motivazione a riguardo”.
L’elemento più sconcertante, evidenziato dall’associazione, è che dall’ingresso di Tremolina in canile, registrato il 19/12/2018, al 26/01/2019 non risultavano terapie in corso.
Per questo, l’associazione aveva deciso di prenderla in carico e di provvedere alle sue cure, interrotte dal rientro del cane, sollecitato dall’amministrazione del canile.
Caporale rende per tanto noto di aver dato “il mandato ai nostri legali di rispondere alla richiesta del Comune di Roma, richiedendo al Dirigente competente Dott. Visca una valida motivazione del suddetto provvedimento di restituzione del cane, con riserva di adire le Autorità competenti, in caso di mancata e/o parziale e/o illegittima motivazione”.
Il presidente dell’Associazione ha poi tenuto a sottolineare che “la richiesta degli Animalisti Italiani Onlus è stata formulata solo ed esclusivamente nell’interesse dell’animale e del suo benessere fisico, e sul presupposto che un’eventuale restituzione potrebbe mettere a rischio la salute del cane”.
Per fare luce sulla vicenda, “l’associazione ha presentato altresì una richiesta di accesso agli atti amministrativi ai sensi della Legge 241/1990 al fine di acquisire copia di tutta la documentazione inerente l’affido temporaneo”.
“Vogliamo conoscere le reali motivazioni di questo provvedimento-conclude Caporale- con la speranza di poter continuare a dare protezione amore affetto e cure alla nostra amata e bisognosa Tremolina. Mi aspetto dalle Istituzioni una valida risposta”.
Una vera e propria ingiustizia di cui sono vittime, come sempre, creature innocenti. Anziché collaborare assieme, c’è chi preferisce far ricadere le proprie mancanze sugli altri, disposto anche a chiudere gli occhi, su una richiesta di aiuto.
Fortunatamente, dopo aver chiarito, è prevalso il buon senso da parte del canile La Muratella.
“Non si era mai sentito che una amministrazione richiedesse ad una associazione animalista di riportare una cagnolina disabile in canile e ci auguriamo che non accada più. Grazie alle nostre cure la piccola è migliorata. Abbiamo ordinato un carrellino per farla tornare a camminare”, annuncia animalisti italiani.
La storia della piccola Tremolina ha conquistato il cuore di molte persone che avrebbero già fatto richiesta di adozione.
“Ogni candidatura sarà vagliata attentamente. La dolce pelosetta necessita di cure impegnative. Nel più totale rispetto della trasparenza ci teniamo a comunicare che le spese sostenute (fino ad oggi) sono state di circa 2.000 euro, totalmente a carico della nostra associazione. Vi ringraziamo per i circa 600 euro donati, ed esprimiamo gratitudine per l’intervento del consigliere di Roma Capitale Francesco Figliomeni”.
Infine, conclude l’associazione: “Tremolina avrà ancora bisogno di molte cure, per chi volesse aiutarla, potrà effettuare una donazione all’associazione”.
Ecco il post:
C.D.
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