Ancora cuccioli nei cassonetti dei rifiuti: questa volta è accaduto a Vieste

Foto dell'autore

By lotta75

News

Ancora orrore al Sud, dove il fenomeno del randagismo viene troppe spesso risolto in modo tradizionale: ovvero con l’uccisione fai da te da parte di individui senza scrupoli che tramando antiche usanza, contadine, come ad esempio, quella di eliminare una cucciolata indesiderata.
E’ quanto registrato a Vieste, in provincia di Foggia, dove in località Mandrione, è stata ritrovata una busta di plastica dentro ad un cassonetto per i rifiuti con ben dieci cuccioli di maremmano al suo interno. Purtroppo, tre esemplari erano già deceduti mentre i volontari sono riusciti a salvare gli altri sette.

Secondo le indiscrezioni, a dare l’allarme è stato un residente della zona che, sentendo dei gemiti provenire dai bidoni della spazzatura, ha subito dato l’allarme e a segnalare il caso alle autorità. Sul posto son giunti gli agenti della polizia locale che hanno recuperato i cuccioli, affidati ai volontari del Canile Sanitario di Vieste.

“Il randagismo da noi è causato esclusivamente da cani che in realtà non sono randagi, ma riconducibili ad aree rurali e nel periodo della caccia, anche a bracconieri che abbandonano nei boschi i cani senza microchip. Questi spesso finiscono in trappole per cinghiali e li troviamo morti o gravemente feriti. Per questo in accordo con l’amministrazione stiamo organizzando una task force che operi sistematicamente sul territorio per intercettare la provenienza di questi reati”, ha dichiarato Nicoletta Pagano, responsabile dei volontari del canile sanitario di Vieste.

Gestione cookie