L’incredibile storia del pinguino Dindim: dopo undici anni percorre un viaggio di 8.000 chilometri per mostrare la sua riconoscenza all’uomo che lo ha salvato.
Per quanto tempo gli animali conservano i ricordi? Sono in grado di dimostrare la loro riconoscenza, lealtà e amicizia? Di certo non esistono risposte a queste domande che siano sicure e univoche per tutte le specie viventi. Per quanto riguarda la specie dei pinguini si può però portare ad esempio l’incredibile storia di un dolcissimo pinguino di nome Dindim. L’amicizia che lo lega a un anziano pescatore brasiliano, Joao Pereira de Souza, è iniziata undici anni fa, nel 2011, e si è protratta fino a oggi, riuscendo a rimanere viva nonostante una distanza tra i due esseri viventi di migliaia di chilometri.
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Ci troviamo a Ilha Grande (Isola Grande), un’isola dell’Oceano Atlantico che si trova in Brasile, nel comune di Angra dos Reis nello stato di Rio de Janeiro. Qui, nel 2011, il pescatore Joao Pereira de Souza ha salvato un esemplare di pinguino di Magellano (nome scientifico Spheniscus magellanicus), specie diffusa sulle coste marine meridionali dell’America del sud (dal Cile e dall’Argentina centrali fino al Capo Horn) e delle isole Falkland.
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Trovato sulla spiaggia ricoperto di catrame, ferito e incapace di muoversi, il pinguino è stato tratto in salvo da Joao Pereira, che lo ha portato nella sua casa. Il pescatore si è preso cura dell’animale, al quale ha dato il nome di Dindim, lo ha curato, ripulito dal catrame e liberato non appena si è completamente rimesso. Cinque anni dopo, nel 2016, Dindim ha compiuto un viaggio di 8.000 chilometri per arrivare alla stessa spiaggia dove era stato salvato dal pescatore e così ha fatto anche qualche settimana fa.
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La figlia di Joao si è trovata ad assistere al commovente incontro tra il pescatore e Dindim. Presentatosi alla porta di casa con un aspetto sereno e quasi felice, il pinguino ha aspettato che Joao aprisse e lo facesse entrare. Non appena la porta è stata aperta, l’animale è entrato nell’abitazione, muovendosi con sicurezza come se la conoscesse alla perfezione e raggiungendo la doccia, nello stesso identico modo con cui nel 2011 era solito comportarsi durante il periodo di convalescenza in cui era rimasto nella casa del pescatore. Proprio per queste ragioni, Joao e sua figlia Mari, sono sicuri quasi al 100% che il pinguino presentatosi alla porta di casa per fare una visita sia proprio Dindim. Se così fosse, questa storia offre un’ulteriore testimonianza di come il ricordo della riconoscenza e dell’amicizia negli animali e la loro lealtà siano in grado di superare qualsiasi ostacolo, sia spaziale che temporale. (di Elisabetta Guglielmi)
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