Un cane di razza American Stafford Shire era ridotto a pelle ossa a causa della povertà del suo proprietario. Il salvataggio dei carabinieri.
Ogni giorno vi raccontiamo storie che riguardano i nostri cari amici a quattro zampe e con la stessa frequenza, purtroppo, vi raccontiamo di episodi che li vedono vittime di maltrattamenti.
La storia di oggi, però è leggermente diversa dalle altre. Forse già vi starete chiedendo per quale motivo. Ebbene, farò un piccolo preambolo prima di passare alla narrazione.
L’anno 2020 è stato segnato dal coronavirus, la pandemia che ha, e tuttora, sta causando migliaia di morti. Questo virus ha cambiato però anche le nostre abitudini e il nostro modo di lavorare, questo per chi un posto di lavoro ancora ce l’ha.
Partendo da quest’ultimo punto, effettueremo una piccola analisi di come vivono gran parte degli italiani. Questa analisi la possiamo riassumere nella frase “i poveri pre covid sono i più poveri del post covid”.
Mi spiego meglio. Chi prima, anche se saltuariamente, lavorava, oggi con il coronavirus non lavora più. Questa è la situazione in cui si ritrovano molti italiani, fra i quali ci sono persone che non possono pagare le spese mediche per i propri animali domestici.
Da qui, dunque, ha inizio la nostra storia. Un uomo “povero”, pur amando il suo amico a quattro zampe non poteva curarlo e dargli del cibo per la sopravvivenza.
Se siete curiosi e desiderate conoscere nel dettaglio questa storia non dovete fare altro che scorrere nella lettura.
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Siamo a Venaria Reale, un comune italiano in provincia di Torino, in Piemonte. È qui che si è svolta la storia che ha commosso molte persone.
Un cane di razza american stafford shire, era ridotto a pelle ossa ed aveva una grave gastrite canina non curata bene. Non è un caso di maltrattamento questo, bensì il risultato della povertà post covid in Italia.
I vicini di casa, vedendo questo cane vivere, anzi sopravvivere, in questo modo, hanno deciso di contattare il Numero Unico di emergenza 112.
In seguito alle segnalazioni ricevute, i carabinieri di Venaria, coordinati dal maresciallo capo Salvatore Liuni e le guardie zoofile di Agriambiente, si sono recate a casa del signore, proprietario del cane.
L’uomo, vedendo entrare in casa le forze dell’ordine si è spaventato e non capiva il motivo di tale visita. Dopo avergli esposto il motivo del blitz, il signore, commosso, ha detto ai carabinieri : “Non ho i soldi per pagare il veterinario. Avevo chiesto aiuto a un’associazione di Carmagnola per curare il mio cane”.
I carabinieri hanno effettuato le ricerche e dalle indagini è risultata vera la versione del signore al quale i militari hanno però sottratto il cane.
Il nostro amico a quattro zampe adesso è in un luogo sicuro e presto avrà una nuova famiglia e una nuova casa. La fantomatica associazione a cui si era rivolto il padrone non aveva preso invece alcun provvedimento. Il consiglio delle guardie zoofile è di rivolgersi solo a enti animalisti certificati.
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