Ha trascorso 16 giorni sotto le macerie, senza cibo né acqua il povero gatto Pietro. Anche lui faceva parte della schiera dei quasi mille animali sorpresi dal terremoto di Amatrice nella notte del 24 agosto, e per più di due settimane è rimasto sepolto vivo dai muri crollati e dai calcinati, in condizioni estreme che solamente il suo istinto alla vita tipicamente felino gli ha permesso di sopportare. Pietro aveva anche pochissima aria per respirare, fino a quando i Vigili del Fuoco non lo hanno individuato ieri mattina sentendone il miagolio flebilissimo durante una missione di recupero degli effetti personali dei suoi padroni…che però alla fine non hanno pensato più a niente se non al loro gatto.
Pietro è stato trasferito con urgenza al Posto Veterinario Avanzato di Enpa ad Amatrice, che come già detto ha avuto in consegna diverse centinaia di altri animali. Da lì il micio così tanto attaccato alla vita è stato poi condotto in una struttura veterinaria di Rieti. Le sue condizioni restano gravi ma il personale medico lo tiene in costante osservazione senza perderlo mai di vista. Come pietro anche le gattine Lola, Gioia e Carina sono state ritrovate sotto le macerie e tratte in salvo.
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