La gatta Gioia è stata estratta viva dalle macerie di Amatrice dopo esservi rimasta sepolta per cinque giorni e la notizia aveva fatto il giro del mondo, fino ad approdare anche in Giappone ed in Cina, dove ha commesso l’opinione pubblica. Ma ieri è accaduto un altro miracolo nel miracolo: Gioia non era sola quando la casa le è crollata addosso in quella maledetta notte del 24 agosto. Con lei c’era anche la sorella Carina, che proprio ieri i Vigili del Fuoco hanno ritrovato viva nonostante i dodici giorni trascorsi sotto i calcinacci, in condizioni oltre ogni limite per sopravvivere, stando a resoconto dei veterinari ENPA che l’hanno presa in consegna.
C’è da dire che il ritrovamento di Carina è stato del tutto casuale, visto che la squadra di Vigili del Fuoco stava rimuovendo le macerie che ostruivano il centro storico di Amatrice. In queste ore il gatto sta ricevendo delle cure specifiche per agevolarne una ripresa che possa essere il più veloce possibile, con somministrazione di fluidoterapia, antibiotici e vitamine, ma c’è da dire che lo staff medico che la sta curando è molto preoccupato per le condizioni di Carina, la quale accusa i sintomi della fame oltre che di forti disidratazione ed ipotermia, tutte condizioni che l’hanno portata in uno stato confusionale. Il ritrovamento di Gioia e Carina si unisce a quello altrettanto commovente di Lola.
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