Nei mesi scorsi, vi abbiamo raccontato del commovente incontro tra una donna anziana, Winifred Lowe, malata di Alzheimer e un cane. La scena era stata immortalata da Richard Dawson, che ha spiegato: “Mia nonna ha 95 anni ed è malata di Alzheimer: spesso piange, si arrabbia ed è in stato confusionale. Abbiamo chiesto che ci prestassero un cane e questo è quello che è successo”. Da Beirut, in Libano, arriva ora un’altra vicenda che vede un piccolo animale dare il sorriso a un malato di Alzheimer.
Lana El-Khalil è la protagonista di questa storia, che parte dal salvataggio di una piccola gattina che stava annegando. La donna si è resa conto della gatta in difficoltà, udendone il lamento. Una cascata d’acqua che scendeva da una grondaia se la stava portando via e la micia cercava di resistere come meglio poteva. La signora che ha notato la scena era al parco giochi con i suoi figli all’interno del Campus universitario americano. Di fronte a quella scena ha capito che non poteva stare a guardare e doveva intervenire.
Così la donna ha contattato la Animals Lebanon, quindi una volta recuperata la gattina si è precipitata da loro per salvarla. La micina infatti era in ipotermia e aveva urgentemente bisogno di cure mediche. Non è la prima volta che nel campus vengono ritrovati gatti randagi. “Purtroppo tante persone li abbandonato lì. E questa gatta era di circa cinque settimane anche se pesava appena 190 grammi”, fanno sapere gli animalisti.
Poi proseguono: “La prima cosa che abbiamo fatto è stato scaldarla perché stava congelando. Ma essendo domenica tutte le cliniche veterinarie erano chiuse in città, così abbiamo contattato un veterinario negli Stati Uniti che fornisce consulenze via webcam”. La gattina è stata presa in consegna da Maggie Shaarawi, la quale ha spiegato: “Ci ha consigliato di tenerla al caldo, con la borsa dell’acqua calda fra gli asciugamani. Io l’ho anche tenuta a contatto con il mio corpo, per darle calore e farla sentire a sicuro. Ma il veterinario non era certo che avrebbe superato la notte, a causa della sua denutrizione e dello shock che aveva appena subito”.
Purtroppo la micina stava ancora male: “Abbiamo iniziato ad alimentarla con piccole dosi ogni due ore, per rinforzare il suo corpicino debole”. Ma in appena 24 ore la trasformazione ha avuto luogo, testimoniata dalle foto pubblicate sui social network: “In un solo giorno è rimata. Le è tornato l’appetito e ha mangiato tutto fino ad avere lo stomaco bello pieno. Deve aver sofferto a lungo la fame”.
A questo punto arriva forse la parte più bella di questa straordinaria storia, con la micina che ha incontrato la mamma di Maggie, affetta da Alzheimer. L’anziana si è subito affezionata alla gatta e sulle sue labbra è ritornato il sorriso: “La continua a chiamare Jessy, quindi ora è per tutti la Piccola Jessy. Ha lottato a lungo per sopravvivere e ha persino perso la sua voce. Ora invece ha iniziato a fare le fusa, e non smette più di ringraziarci”.
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GM
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