L’alluvione di Livorno ha fatto purtroppo 8 morti, ma c’è anche chi è riuscito a scampare all’ineluttabile. E’ il caso di Michela, con un braccio fracassato, senza più la casa e gli oggetti ma con ancora la sua vita ed i suoi due cani. Sono stati proprio loro, Fyra e Belfagor, a svegliarla nel cuore della notte permettendole così di salvarsi. La donna vive in una casa posta sotto al livello stradale. Proprio come la famiglia Ramacciotti, dei cui cinque componenti è sopravvissuta solo una bambina di pochissimi anni, affidata dal padre ad un vicino di casa prima di perire. Nella notte di sabato Michela si trovava a letto, andando a dormire tranquillamente. Mai avrebbe potuto immaginare che di lì a poco sarebbe accaduto qualcosa di simile. Lei stessa racconta: “Poco prima ero uscita a cena con degli amici. Finalmente avevo potuto rilassarmi, a distanza di mesi. Purtroppo sono disoccupata e devo far fronte a delle difficoltà. Ma sabato avevo vissuto una bella giornata. Alle 23:30 ero a letto serena, nonostante tutto. Pioveva forte ma io avevo preso le dovute precauzioni sistemando l’acquastop e la tavola di legno alla porta. Sapevo che c’era allerta arancione per via del maltempo”.
Michela è stata svegliata dai suoi cani. In particolare era stata Belfagor, una delle sue due cucciole, a distoglierla dal sonno. Ci è voluto un morso per interrompere i sogni della ragazza. “Belfagor era nervosissima, insisteva tanto nel tirarmi fuori dal letto, provava a trascinarmi verso l’armadio. L’ho rimproverata, e morta di sonno, mi sono rimessa tra le lenzuola. Lei però insisteva. E Fyra, la sua mamma, abbaiava rumorosamente. Allora lì ho pensato che qualcosa non andava. Ma mai avrei immaginato che una piena distruggesse tutto. Perciò ho tentato di scendere dal letto, ma Belfagor mi ha agguantato la gamba, e mi ha anche fatto male. Ho sentito l’improvviso rumore dell’acqua, e non ho capito più nulla”.
I cani avevano attivato il salvavita: “Se avessi messo piede in acqua sarei morta fulminata. Dalla finestra intanto entravano acqua e melma. Ho preso i trasportini mettendo al sicuro i cani sul letto e sono partita per cercare aiuto. Due miei vicin iche abitano più sopra mi hanno accolta da loro coi cani. Intanto fuori dal palazzo c’era già l’acqua alta più di un metro. Michela conclude aggiungendo di aver pianto tanto da allora. Non per gli oggetti e la casa che ha perso, ma per quello che avevano fatto per lei le sue due cucciole. Intanto sono tante le storie di disagio che riguardano non solo le persone, ma anche gli animali. L’Enpa di Livorno fa sapere che ci sono diversi esemplari dispersi, non solo cani e gatti. Cavalli, conigli, anche un pony: sono tutti disperi. Per chiungue abbia notizie l’invito è quello di rivolgersi alle autorità, oltre che alle associazioni animaliste del posto.
A.P.
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