L’allevatore di cani con uno degli allevamenti più grandi del paese è stato arrestato: gli animali presi in custodia.
L’operazione ha richiesto tredici investigatori, alla fine del lavoro sconvolti dalle condizioni fisiche altamente preoccupanti dei cani all’interno dell’allevamento. L’uomo proprietario possedeva un alto numero di cani, e purtroppo le condizioni degli ospiti erano indicibili: più di centocinquanta animali erano malnutriti, talmente magri da potergli contare le ossa. Cani di grossa stazza ridotti a pesare scandalosamente poco. Sono stati presi in custodia da un associazione della zona che si occupa di animali abbandonati e in difficoltà.
Allevatore di cani arrestato: teneva gli animali in condizioni terribili
Il Desert Haven Animal Society si è occupato dell’operazione, e la direttrice esecutiva è incredula, nella sua carriera non ha mai visto nulla del genere: una volta accolti i cani, gli è immediatamente stato fornito da mangiare, il pasto è stato consumato così voracemente da indurre i cuccioli a rigurgitarlo poco dopo.
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Gli animali posseggono graffi procurati di recente e vecchie ferite che stanno ancora guarendo. I cani appartenevano a Vlasili Platunov, uno dei pochi allevatori di pastori caucasici del paese. Questi cani, solitamente molto grandi, pesano normalmente il doppio di quelli recuperati dall’associazione, che era già stata più volte in una delle due proprietà di Platunov, a causa delle condizioni degli animali e una seconda seconda segnalazione per crudeltà.
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Varie documentazioni dimostrano che Animal Control è stata chiamata una dozzina di volte dal 2019 ad oggi, tra cui una segnalazione dei vicini a causa del troppo rumore provocato dai cani, per la quale Platunov è stato multato di centonovanta dollari.
Il sette febbraio di quest’anno i vicini hanno continuato a lamentarsi per il forte odore di feci proveniente dalla proprietà, oltre che varie segnalazioni sorte dalla preoccupazione dei passanti per le condizioni fisiche dei cani. L’uomo ha rifiutato qualsiasi richiesta di incontro con le autorità, oltre che tutte le chiamate fatte da Animal Control, che richiedeva di controllare la sua proprietà.
Dopo ulteriori indagini è emerso che Platunov non possedeva nessuna licenza di allevamento, bensì gli era concesso tenere non oltre cinque esemplari: il tribunale gli ha ordinato di chiudere la struttura e trasferire i cani. I cuccioli però non hanno fatto molta strada, sono stati condotti nella sua seconda proprietà, nella quale erano stati contati circa duecento cani.
I mesi passano, ed è ad aprile che un video effettuato da un avvocato animalista viene rilasciato: riprendeva alcuni cani con le orecchie tagliate e con una zampa posteriore mancante, reduci da scontri avvenuti tra di loro, oltre le pessime condizioni in cui gli animali vivevano. Alle domande di Animal Control, l’uomo, non ha risposto, evitandone le telefonate.
La speranza dell’associazione è quella di sequestrare tutti gli animali presenti nella proprietà, che purtroppo è ancora in possesso dell’ex allevatore. (Beatrice Croce)