L’allevamento intensivo conosce una nuova frontiera in Cina, dove sorgono sempre più complessi multipiano dove tenere un numero spropositato di animali.
In Cina stanno cominciando a sorgere degli immensi complessi nei quali allevare suini. Il loro aspetto è talmente particolare da portarli ad essere chiamati ‘hotel per maiali’. Si tratta di grosse costruzioni alte fino a 13 piani all’interno dei quali portare avanti le pratiche di allevamento intensivo per l‘industria animale. Questi impianti hanno costi ben più alti rispetto a quelli tradizionale. Ma la loro alta spesa viene compensata da altri fattori quali il risparmio di spazio e di suolo. Un fattore di cui tener conto per far si che una cosa del genere nasca nei pressi di un grosso centro urbano. Tra i contro c’è invece il rischio che fattori negativi per quanto riguarda la sicurezza e l’igiene risultino maggiormente compromessi. Infatti in queste costruzioni vengono ammassate migliaia e migliaia di animali. Per questo vanno prese le necessarie misure cautelative. Ogni piano è del tutto indipendente sotto ogni punto di vista. Specialmente per quanto riguarda la ventilazione, indispensabile per poter garantire la salubrità degli ambienti.
È specialmente la Guangxi Yangxiang, una azienda specializzata nel settore agricolo, che ha cominciato ad avvalersi di questa discutibile strategia nell’allevamento intensivo dei maiali. Per l’appunto una struttura da 13 piani, che risulterà essere la più alta al mondo nel suo genere, sorgerà nei prossimi mesi. Il sito scelto per la sua realizzazione è quantomeno particolare. Si tratta di una zona montuosa, che di primo acchito sembrerebbe essere inusuale per approntare un allevamento. Ma qui come detto gli animali non resteranno all’esterno.
E quel luogo sorge comunque nei pressi del vicino porto fluviale di Guigang. Tutto rientra nell’ambito di una ben delineata strategia commerciale. La struttura potrà ospitare ben 30mila scrofe in media, su appena 11 ettari di spazio occupato. E da lì avranno modo di nascere altri 840mila animali. La strategia ‘multipiano’ era stata tentata anche in Europa, ma senza successo. Gli alti rischi e gli altrettanto elevati costi hanno fatto desistere gli addetti ai lavori dall’andare avanti. Allo stesso modo, la popolazione di centri abitati presso i quali tali opere avrebbero dovuto vedere la luce non si sono mostrati affatto favorevoli. In Cina invece non è così e sono pronti ad andare fino in fondo.
A.P.
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