Allevamenti intensivi attraverso lo sguardo di un cucciolo di maiale

Allevamenti intensivi attraverso lo sguardo di un cucciolo di maiale

Si chiama empatia. La facoltà della persone di entrare in simbiosi con ogni creature vivente, percepire il loro stato d’animo, la loro gioia o la loro sofferenza.

La regista olandese Eline Helena Schellekensha già vinto il Panda Award, il più importante riconoscimento per i film sulla natura, con un cortometraggio davvero commovente, intitolato “M6NTHS (6 mesi). Con gli occhi di un cucciolo di maiale: la vita negli allevamenti in 12 minuti”.

Il cortometraggio è vuole essere un film empatico attraverso il quale capire la vita di un animale in cattività, che sogna di andare all’esterno.

” Un animale che condivide con noi la capacità di sognare, che è intelligente, curioso, sociale e sensibile, e in cui possiamo riconoscere chiaramente un’anima. Un animale che può vivere fino a dieci anni in natura ma solo sei mesi nelle mani dell’uomo”. Viene sottolineato in una nota.

La pellicola invita lo spettatore ad entrare nello sguardo di un maialino negli allevamenti intensivi. Un progetto con il quale la regista intende sostenere l’iniziativa contro le gabbie in Europa.

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Proprio nell’anno del Maiale, la Schellekens vuole accendere i riflettori sul significato della vita di queste creature.

“Io ho voluto mostrare la vita in un allevamento intensivo attraverso gli occhi di un suinetto che cresce senza avere mai accesso all’aperto. I nostri desideri da consumani di avere molto con poco e di sprecare liberamente hanno queste implicazioni sulla vita dei suini; faremmo le stesse scelte se guardassimo il suinetto negli occhi?”. Si chiede la regista di 33 anni che ha filmato per un mese molti suinetti in diversi allevamenti in Belgio, Francia e Regno Unito.

“Questa prospettiva unica mostra l’anonimo animale da allevamento, che nell’industria dell’allevamento intensivo è ridotto a prodotto, come un individuo intelligente che prova emozioni. Invita lo spettatore a pensare a come trattiamo gli animali negli allevamenti”. Dichiarano le associazioni che hanno aderito al progetto. Il cortometraggio sarà infatti visibile dal 5 al 18 febbraio sarà in esclusiva online sui siti delle 140 associazioni che sostengono l’Iniziativa contro le gabbie negli allevamenti. Per guardare il video integrale clicca qui

Ecco il trailer:

“Ogni anno 300 milioni di animali sono chiusi e allevati in gabbia negli allevamenti intensivi di tutta Europa, impossibilitati a muoversi e a esprimere comportamenti naturali. Galline, conigli, quaglie, anatre e oche trascorrono tutta la loro vita in gabbia. I vitelli sono tenuti in box singoli”, scrivono in una nota 20 associazioni italiane che sostengono l’iniziativa.

Animal Law, Animal aid, Animal Equality, Ciwf Italia Onlus, Lega Nazionale Difesa del Cane, Legambiente, Amici della Terra, Il Fatto Alimentare, Terra Nuova, Confconsumatori, Lega per l’abolizione della caccia, Jane Goodall Institute, Terra! Onlus, Animalisti Italiani, Enpa, Lav, Partito animalista, Leidaa, Oipa, Lumen.

Lo scopo dell’iniziativa “End the Cage Age” è di raccogliere un milione di firme in un anno, affinché la Commissione europea sia obbligata a pronunciarsi ufficialmente.

Firma la petizione: Basta gabbie negli allevamenti

C.D.

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