La vicenda di Edoardo Braida è davvero particolare: a 24 anni è titolare di un’impresa agricola basata sull’allevamento di alpaca e la coltivazione dello zafferano in Friuli Venezia Giulia. Questi animali, insieme ai lama, vengono utilizzati per trekking e da questi ricava lana pregiata. Dopo il diploma da geometra, Edoardo ha praticamente subito aperto l’azienda, che si chiama Zalpa e si trova a Castelnuovo del Friuli.
Spiega Edoardo sul sito Internet della sua azienda: “Fin dai tempi degli Incas gli alpaca erano apprezzatissimi per la loro lana pregiata. Solo le famiglie più nobili avevano il permesso di indossare indumenti di lana di questi animali. Quando giunsero gli Spagnoli l’allevamento di alpaca fu soppiantato a favore di quello di pecore, causando quasi la completa scomparsa dei piccoli camelidi. Per fortuna oggi l’alpaca gode nuovamente di grande popolarità, non solo per la sua lana, ma anche nella pet therapy”.
“Abbiamo alcuni capi ben distribuiti tra maschi e femmine”, aveva spiegato Edoardo in un’intervista di qualche tempo fa al ‘Messaggero Veneto’. Poi ha proseguito: “Non è stato facile importarli, ma dopo varie peripezie burocratiche siamo andati in porto la scorsa primavera. La nostra intenzione è di aumentare il numero di esemplari per venderli, per fare anche escursioni stile trekking, sì da coniugare l’aspetto economico alla valorizzazione turistica del territorio”. Edoardo Braida è tornato a raccontarsi al quotidiano veneto, lanciando un invito: “Se volete conoscere la nostra passione, passate a trovarci”.
L’alpaca è un animale che è in grado di sciogliere i cuori di chiunque. Qualche settimana fa, vi abbiamo descritto uno spettacolo della natura che ha colpito i visitatori di un parco faunistico. Si trattava della nascita di una baby alpaca avvenuta a Bussolengo al Parco Natura Viva. Quella descritta in un video, che ne ripercorre le fasi, è la seconda straordinaria nascita in poco tempo nel parco. Il parto dell’alpaca è stato infatti ripreso, mentre visitatori e staff guardavano sbalorditi l’incredibile regalo della natura. Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco, ha commentato così il lieto evento: “Lasciamo sempre che i nostri animali vivano questi momenti con le proprie forze, monitorandoli e intervenendo se necessario”.
GM
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