Allerta, gatti in casa: multe fino a cinquanta mila euro. Il motivo sorprende

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By Redazione

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Niente più passeggiate di esplorazione e “fughe” dal proprio divano per i gatti di Walldorf, Germania: restano a casa, rischio multa, la causa è un uccello raro.

gatti in casa a causa di uccello raro
Gatto domestico caccia uccello (Pixabay)

Si sa quanto i felini amino passeggiare nei dintorni del vicinato, a volte è quasi impossibile tenerli lontani dal balcone e impedire che scendano a gironzolare, eppure, in Germania sarà necessario per i padroni, a meno che non vogliano avere intestata una salatissima multa: la rara allodola crestata, la quale specie è fortemente diminuita nel corso degli anni, rischia di rovinare le vacanze di questi mici.

Uccello raro a rischio: in Germania i gatti restano a casa

gatti in casa a causa di uccello raro
Gatto domestico guarda uccello dal davanzale (Pixabay)

I problemi dell’allodola crestata iniziano in primavera, unico periodo possibile per la riproduzione, momento in cui sceglie come collocazione per le sue uova il terreno: questa particolare scelta riproduttiva ha condizionato negativamente la perpetuazione della specie che adesso è a forte rischio.

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Certo, l’indole felina è la caccia, ecco perché è stato severamente proibito lasciar scorrazzare i propri mici fuori dalla loro abitazione. La restrizione si protrarrà da aprile ad agosto per i prossimi tre anni, considerato che la sopravvivenza della specie dipende “da ogni singolo pulcino”, spiega l’AP. Se il gatto dovesse disubbidire i padroni sono legalmente obbligati a ricondurlo a casa, chiamando le autorità nel caso la situazione lo renda necessario.

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Se malauguratamente un gatto dopo la fuga, dovesse danneggiare un’allodola la multa sarebbe di un minimo di cinquecento euro, un massimo di cinquantamila nel caso il micio uccidesse l’animale.

Misure drastiche, però perfettamente in linea alle leggi Europee sulla conservazione della fauna, necessarie per la salvaguardia di questa specie da anni in progressiva diminuzione a causa della scelta per la collocazione del nido, che, solitamente, contiene dalle quattro alle sei uova, delle quali tutte dovranno riuscire a schiudersi per la salvaguardia della specie, dato che, nidifica soltanto due volte l’anno. (Beatrice Croce)

 

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