Gli esperti veterinari lanciano l’allarme, invitando i padroni a fare attenzione ai loro cani a rischio ansia da separazione dopo le limitazioni da coronavirus
Le restrizioni dei governi che hanno limitato gli spostamenti dei cittadini, costringendolo la popolazione a stare a casa hanno radicalmente cambiato le abitudini. Questo si ripercuote anche sui nostri compagni 4zampe che dal giorno all’indomani si sono trovati a stare a contatto con l’amato padrone h24. Passeggiate limitate e continua presenza del proprietario a casa.
Già in passato alcuni veterinari avevano espresso il rischio per alcuni fedelissimi pelosi di incorrere in stati di ansia da separazione una volta tornati alla normalità.
Questa condizioni connotata da un attacco di panico non solo scaturisce dall’allontanamento dal padrone ma bensì da situazioni di cambiamenti improvvisi nelle abitudini del cane. Sollecitazioni che vanno a influire il suo delicato sistema emotivo soprattutto quando l’animale viene lasciato da solo.
Con il passare delle settimane e di mesi di chiusura della attività e della quarantena delle persone, il cane si sta sempre più abituando al contatto continuo e alla presenza costante del padrone. Ciò significa che il distacco, nella fase successiva al coronavirus sarà più difficile per loro. Alcuni cani sono maggiormente predisposti caratterialmente all’ansia di separazione e ad essere più ansiosi.
L’ansia da separazione porta a comportamenti anomali del cane che quando viene lasciato da solo reagisce in diversi modi, abbaiando, mordicchiando i mobili o distruggere qualsiasi cosa in casa, fino a deiezioni.
Sul tema sono intervenute alcune specialiste tra le quali una veterinaria comportamentista Dr. Karen Sueda, una specialista in ansia da separazione Malena DeMartini-Price e un’istruttrice cinofila Jennifer Pratt specializzata in questo tipo di disturbo.
Secondo alcuni dati, l’ansia da separazione è un disturbo che colpisce il 30% dei cani così come altre forme di stress che arrivano addirittura all’80% dei cani.
Alcune razze sono geneticamente predisposte, altri cani che hanno un passato collegato ad un evento traumatico come l’abbandono, la permanenza in un canile, soffrono maggiormente di questo disturbo e dei cambiamenti di routine.
Tutti gli esperti concordano che i cani sono abitudinari e un improvviso cambiamento potrebbe causare stress. Questo significa che dopo la quarantena, i cani potrebbero risentire dell’allontanamento dal padrone. Per questo è necessario intraprendere un percorso in modo da prevenire ansia, stress o attacchi di panico.
Nel periodo di quarantena è possibile assumere determinati comportamenti in modo da preparare il cane al cambiamento.
Stabilire una routine che rispecchi le abitudini del prima quarantena:
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C.D.
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