Allarme ciotole acqua fuori nei negozi: rischioso per la salute del cane

Allarme ciotole acqua per i cani fuori dai negozi

Cane beve acqua

L’allarma arriva da un veterinario di Milano, il quale ha voluto evidenziare il rischio per i cani nel bere nelle ciotole d’acqua fuori dai negozi.

“Con ‘sta moda demenziale di lasciare fuori dai negozi la ciotola piena d’acqua per i cani manco fossimo a Dubai, si diffonde la papillomatosi orale virale”, ha scritto il dottor Fabio Borganti, richiamando l’attenzione sui rischi legati alle condizioni igieniche per i cani.

Si tratta di un pericolo reale, in quanto lo stesso veterinario ha registrato diversi casi nella sua clinica.

“E’ già il terzo che vedo in questi giorni. Non preoccupatevi, il vostro cane non muore di sete siamo a Milano non nel Sahara. Quando arriverà a casa berrà dalla sua ciotola acqua pulita, oppure portatevi dietro una bottiglietta per lui”.

Scrive il veterinario, in un post in cui si sfoga e avverte i proprietari dei cani sui pericoli.

“Se un cane infetto da papillomatosi beve ad un drago verde o in una ciotola fuori dai negozi che per eccesso di zelo offrono una bella dose di acqua stagnante accanto alla loro porta diffonde il virus a tutti gli altri che verranno dopo di lui. Fate attenzione dove mette la bocca il vostro beniamino”.

Papilloma orale nei cani

Il papilloma orale nei cani è provocato dal virus del papillomavirus canino (COPV) che si può presentare in tre forme, quella orale, oculare o cutanea. Colpisce i cani giovani, gli anziani e gli esemplari con patologie.

Il contagio è molto rapido ed è sufficiente il contatto fra i papillomi del cane malato con le mucose dell’altro animale. L’incubazione varia dai 30 ai 60 giorni. I sintomi del papilloma si presentano sulla lingua e le labbra del cane. Compaiono dei piccoli noduli bianchi, tendenti al grigiastro. Si tratta di neoplasie benigne che vengono riassorbite con il tempo. Tuttavia è possibile che il sistema immunitario del cane non risponda e che sia necessario un intervento chirurgico. Vi è sempre il rischio che il piccolo nodulo benigno si trasformi in un tumore maligno.