Alimentazione della cavalla in gravidanza e le specifiche necessità nutrizionali
Durante le diverse fasi della gravidanza, la cavalla necessita un’alimentazione diversa per provvedere al proprio fabbisogno e a quello del puledro.
Fieno ed erba sono l’alimentazione principale ai quali si possono integrare i cereali in base alle necessità.
Una cavalla di taglia standard (ca. 152 cm al garrese) dovrebbe consumare almeno 7 kg di fieno di buona qualità al giorno. Se la cavalla ha a disposizione una buona erba, la quantità di fieno può essere ridotta.
Lasciare a disposizione acqua sempre fresca e pulita.
Nell’arco della gravidanza è essenziale calibrare l’apporto calorico, vitaminico, minerale e proteico:
– proteine per assicurare aminoacidi essenziali
– Minerali rame, zinco
– vitamina E e vitamina A se la cavalla ha carenze di vitamina A.
L’alimentazione varia in base anche alle condizioni ambientali e climatiche nelle quali vive la cavalla.
Se vive all’aperto di notte e di giorno e la gravidanza si conclude nei primi mesi dell’anno (tra gennaio e marzo) le quantità di cereali o di mangime dovranno essere aumentate in base a questi elementi.
Laddove la cavalla passa molto nella stalla anche di notte, e conclude la gravidanza nel periodo della primavera, con temperature meno rigide e ha possibilità di pascolo, non avrà bisogno di molti integratori.
Il quantitativo varia in base al tipo morfologico della cavalla. Se è un esemplare che tende ad ingrassare facilmente oppure se è magra di norma.
Infine, è importante mantenere in salute la cavalla garantendo il moto. Circa 45 minuti di camminata al giorno contribuiscono a calibrare in modo adeguato il suo peso.
Nei primi mesi di gravidanza l’alimentazione della cavalla non richiede particolari attenzioni. In generale, nei primi 3 mesi, se la cavalla è in buone condizioni e non fa attività sportiva, l’alimentazione è simile a quella di un soggetto in mantenimento.
Senza che vi siano necessità particolari, la razione nei primi mesi è fieno a volontà e circa 1,5-2 Kg di cereali al giorno.
Nel secondo trimestre di gravidanza, la placenta ha un rapido sviluppo. In questa fase, viene raccomandato di aumentare l’apporto energetico in modo progressivo. Aumenta anche il fabbisogno proteico: utero, placenta e feto richiedono una maggiore quantità di amminoacidi biodisponibili.
Gli aminoacidi sono elementi costitutivi delle proteine che vanno a costituire i tessuti.
Dal 7° mese, è possible variare la dieta con integratori per il fabbisogno vitaminico e minerale soprattutto in assenza di pascolo.
Calcio, fosforo, rame, zinco e manganese importanti per la formazione dello scheletro
Nell’ultimo trimestre, dal nono all’undicesimo mese, il puledro ha un rapido sviluppo.
Frazionare l’alimentazione in 3-4 volte nell’arco della giornata, in modo da ridurre l’ingombro digestivo:
Quando il feto accelera la crescita per raggiungere le massime dimensioni aumenta il fabbisogno della cavalla. Alcuni aminoacidi vengono prodotti direttamente dalla cavalla, altri, invece dovranno essere assunti attraverso l’alimentazione.
Durante la gravidanza, la cavalla necessita minerali quali cloro, rame, iodio, sodio, potassio, magnesio, fosforo e calcio.
L’erba medica contiene quantità di calcio, cloro, iodio e magnesio.
Il rame e lo zinco non sono contenuti in misura adeguata dalla maggior parte dei foraggi ed è normale che le diete delle fattrici siano carenti di rame e zinco se non opportunamente integrate. Il rame è importante per la formazione dell’apparato scheletrico dei puledri. In tal caso, concordare con il veterinario di fiducia una dieta equilibrata per integrare questi minerali.
L’osso del cavallo è composto da: 35% di calcio e 16% di fosforo. L’eccesso di fosforo, tipico su alimentazione basata sui cereali, impedisce l’assorbimento del calcio e provoca comuni patologie ortopediche nello sviluppo. Il contenuto di fosforo non deve mai eccedere quello del calcio.
Necessarie per mantenere la massa magra della fattrice e per lo sviluppo del feto. Sono presenti nel fieno. Tuttavia, mano a mano che cresce il feto, potrebbe essere necessario integrare proteine con amminoacidi essenziali.
Nei foraggi variano il tipo di vitamine e il loro quantitativo.
Le vitamine B, D e K, sono prodotte anche direttamente dal cavallo, per cui è rara la carenza.
Vitamine A ed E: il cavallo le assume dall’alimentazione e dovranno essere integrate. La carenza di vitamina A comporta problemi respiratori nei puledri mentre la carenza di vitamina E può creare problemi alle difese immunitarie.
Il fabbisogno energetico aumenta a partire dal 3° trimestre di gravidanza per lo sviluppo della placenta con un picco negli ultimi 60 giorni prima del parto. L’apporto energetico potrà essere aumentato con mangimi che contengono cereali.
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C.D.
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