Albenga dice no al cane antidroga, il motivo è assurdo

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By Antonio Papa

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controlli antidroga ai salesiani

Ad Albenga, in Liguria, è polemica per la decisione della locale amministrazione comunale di rifiutare l’ausilio di un cane antidroga. L’animale sarebbe dovuto essere affidato in dotazione alla polizia municipale.

Il sospetto però è che la giunta di centrosinistra che governa Albenga abbia posto il proprio veto perché il cane sarebbe arrivato da un allevamento di Roma chiamato “Decima Mas”, un nome che richiama il fascismo. A spiegare il tutto è lo stesso sindaco di Albenga, Giorfio Cangiano, esponente del PD.

La Decima Mas era il corpo armato paramilitare che venne istituito durante la Repubblica Sociale Italiana a Salò, nel periodo finale del Regime. E’ arrivato anche un esposto da parte di un consigliere comunale di opposizione in proposito.

Il primo cittadino della località ligure aggiunge: “Ovviamente non è per questo che abbiamo respinto la proposta di accogliere un cane antidroga nel personale della nostra polizia municipale. Purtroppo mantenere un animale del genere comporta dei costi, ed i fondi in questo momento non ce lo consentono”.

“Se poi volessimo prendere un cane ci affideremmo ad un quattrozampe che sia tagliato nella pratica dell’allevamento. E’ comunque una questione di rispetto per quella che è la storia di Albenga”.

Ma ovviamente dall’opposizione non hanno accettato una spiegazione simile: “La vicenda ha assunto una piega decisamente pretestuosa, sarebbe opportuno non politicizzare ogni singolo avvenimento, tanto meno cani ed animali che non hanno credo od appartenenza politica”.

“Una stupidaggine ha privato Albenga di un servizio molto importante, anche se alla fine un cane di allevamento si è rivelato più utile in seguito ad apposite ricerche”.

Proprio un cane antidroga a fine settembre aveva permesso alle forze dell’ordine di sgominare una banda di malviventi che si era resa responsabile di un proficuo traffico di sostanze stupefacenti, in una operazione coordinata dai Carabinieri di Trani, in Puglia.

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