Quando si parla di personaggi del mondo dello spettacolo o del cinema, non è raro ricollegarli ai propri amici a quattro zampe. Più volte, vi abbiamo raccontato del rapporto tra animali domestici e personaggi più o meno noti. Appena qualche giorno fa, ad esempio, Antonella Clerici si era presentata commossa in televisione. La nota conduttrice de ‘La Prova del Cuoco’ aveva annunciato che il suo labrador di 15 anni, Oliver, era venuto a mancare.
In queste ore, invece, a fare davvero scalpore e a suscitare indignazione sono le parole dell’icona del cinema francese Alain Delon. Questi di recente ha compiuto 82 anni e ha dovuto confrontarsi con uno dei momenti peggiori della sua vita. Infatti, è venuta a mancare l’attrice Mireille Darc, sua “musa” e amica di sempre. Alain Delon soffre anche la lontananza dei figli e di una depressione latente per la quale ha anche fatto intendere in questi anni di volerla fare finita.
Alain Delon, in un’intervista a Paris Match, ha recentemente dichiarato il suo amore per gli animali e soprattutto per il suo cane Loubo. Però, ha contestualmente fanno arrabbiare le associazioni animaliste. Le sue parole, infatti, lasciano quanto meno sconcertati: “Se dovessi andarmene prima del mio cane Loubo chiederei al veterinario che ci faccia uscire di scena insieme. Gli farebbe un’iniezione in modo che possa morire tra le mie braccia. Lo preferirei piuttosto che lasciarlo a morire di dolore sulla mia tomba”.
L’attore ha poi aggiunto: “Quello che so è che non lo lascerò da solo e se dovesse morire prima di me, cosa che spero, non ne prenderò più altri. Tutta la mia vita è lì, tra queste tombe, dove voglio essere sepolto”. Come noto, nella sua vita Alain Delon ha avuto moltissimi cani e nei mesi scorsi ha già ottenuto l’autorizzazione a essere seppellito nella cappella della sua tenuta, dove 35 animali sono già sepolti.
Ovviamente, come dicevamo, non sono mancate le reazioni indignate alle parole dell’attore francese. Qualcuno commenta: “È talmente megalomane che pensa che il suo cane si lascerebbe morire di tristezza per lui”. C’è anche chi va giù molto più duro: “Ma se il suo cane dovesse morire prima di lui, si può sopprimere Alain Delon?”.
Va controcorrente Vittorio Feltri, in un editoriale su ‘Libero’: “Alain Delon non ha torto. Dice che se dovesse morire, e gli auguriamo ciò possa accadere il più tardi possibile, preferirebbe che il suo cane sparisse con lui. Ovvio. Chi si fida degli eredi, figli, nipoti, eccetera, i quali non appena incassato il bottino, se ne fregano delle volontà del defunto e si regolano secondo il proprio interesse? In sostanza, arraffano, litigano tra loro per arricchirsi e del resto non si occupano”.
GM
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