Anche una pagina Facebook può essere d’aiuto: grazie a questa moltissimi cani di padroni che fuggono dalla guerra hanno un rifugio.
È iniziato tutto con una foto, l’impatto suscitato ha sorpreso tutti. Era un uomo con in braccio il suo cane, un setter irlandese che ha fatto commuovere tutti su un gruppo Facebook dedicato agli amanti di questa razza. L’immagine, così commuovente e angosciante ha spinto Macha Levitin, un uomo proveniente da Mosca ma da anni residente in un piccolo borgo francese, a sentire l’irrefrenabile voglia di aiutare con qualsiasi mezzo in suo possesso, tutti i proprietari di animali, che negli ultimi mesi stanno facendo di tutto pur di non abbandonarli.
Levitin vive con il marito e due figlie, insieme al loro bellissimo setter irlandese, in un borgo medievale francese, ed è lì che l’uomo ha scelto di ospitare coloro che avessero bisogno. A sorprenderlo e ispirarlo è stata la devozione di questa persone verso i loro cuccioli, tutti assolutamente lontani dall’idea di poterli abbandonare nella distruzione e nella paura, e pur di non farlo compiere l’impossibile.
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Levitin sapeva di non poter aiutare l’uomo della foto che aveva visto, ma era determinato a fare il possibile per aiutare chiunque altro in quella situazione, ed è stato setacciando i gruppi Facebook che ha scovato tutti i nomi che immaginava avessero origini Ucraine o Russe.
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Yuri Mazarenko ha 61 anni, e quando riceve per messaggio l’offerta di aiuto di Levitin si fa scappare una risatina ironica, perchè lui e sua moglie, di aiuto, ne hanno proprio bisogno: erano appena stati bombardati, accovacciati contro un muro della loro abitazione a nord dell’Ucraina, la donna aveva da poco avuto un ictus che le impediva di raggiungere i rifugi. La coppia è riuscita a scappare dalle truppe russe, raggiungendo in insieme a Rolly, il loro setter irlandese il rifugio offertogli da quello che ormai definiscono il loro angelo custode.
Purtroppo il cagnolino della coppia il giorno dopo il loro arrivo si è ammalato, probabilmente a causa del forte stress subito dopo i bombardamenti, nonostante, durante i quali, a detta del padrone si è dimostrato calmo “come un samurai”. Fortunatamente dopo le necessarie cure veterinarie Rolly è di nuovo libero di correre nella sua nuova casa, dove può finalmente giocare libero nei prati Francesi.
Presto a Rolly si aggiungono altri cuccioli, che insieme ai loro padroni possono godersi la ritrovata tranquillità, grazie a quest’uomo e la sua famiglia, che ha voluto dimostrare nel modo più accogliente possibile la sua solidarietà al popolo Ucraino, pur essendo da trent’anni lontano da quella Russia che li ha fatti fuggire dalla loro casa.
Una storia conclusasi bene, in cui gli animali domestici hanno avuto un ruolo fondamentale, unendo le vite di queste persone che oggi possono guardare il futuro con un, se pur amaro, sorriso. (Beatrice Croce)
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