Airbnb, l’operatore turistico apre sezione dedicata alla vacanza per fare esperienze con gli animali
La legge del mercato è dettata dall’offerta che si adegua alle richieste delle clientela e alle tendenze del momento. Il ruolo degli animali nella società è sempre più crescente. Tanto che lo stesso settore del turismo si è dovuto adeguare alle necessità dei fruitori con strutture ricettive. Strutture, tour operator, compagnie aeree e le piattaforme stanno dando ampio spazio agli animali. Non solo per luoghi petfriendly e servizi aggiuntivi per chi viaggia con il proprio animale domestico.
Infatti, Airbnb ha introdotto un nuovo servizio dedicato alle “esperienze con animali”.
Ovvero, si tratta di pacchetti con i quali è possibile entrare “in contatto con oltre 300 tipi di animali, dagli alpaca alle zebre”.
Luoghi dov’è possibile avvicinarsi al regno degli animali e agli esperti che si prendono cura di loro, come biologi e ambientalisti.
Tra le offerte, una passeggiata con un esperto studioso del comportamento di pinguini e pulcinelle di mare in Sudafrica, con i naturalisti alla scoperta delle volpi artiche in Islanda oppure sarà possibile imparare le basi del Sup (la tavola galleggiante su cui pagaiare in piedi) con un corgi-surfer in Usa, fare il grooming ai ponies a Londra, incontrare le caprette di una fattoria di Glasgow o partecipare a una dog walk a Berlino.
Non mancano le offerte anche in Italia, dove è possibile osservare le balene in Liguria, stare in compagnia degli alpaca in Appennino, con gli asini in Val d’Aosta, andare col cane alla ricerca di tartufi in Toscana o a cavallo sulla Costiera Amalfitana.
“Ogni esperienza e ogni host deve seguire le linee guida della World Animal Protection, in modo da proteggere il benessere degli animali e potersi avvicinare a loro “con la coscienza tranquilla”, ricorda Airnb, ricordando di non accettare “esperienze che implicano il contatto diretto intenzionale con animali selvatici in natura, inclusi, per esempio, animali da accarezzare, nutrire o cavalcare” a meno che non si tratti di imprese non profit convalidate.
“Gli host- conclude Airbnb- si impegnano a garantire la massima qualità della vita degli animali coinvolti, utilizzando i principi guida del benessere degli animali, escludono rifugi che non operano nell’interesse degli animali e acquari e zoo non accreditati da Aza e Waza e circhi. Non sono ammesse anche interazioni con elefanti, grandi felini, orsi, mammiferi marini detenuti in cattività”.
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C.D.
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