Da sempre la Lav, Lega antivivisezione, è in prima linea all’interno della Coalizione europea contro la vivisezione – ECEAE, contro il traffico internazionale di primati destinati alla sperimentazione. Si tratta di un fenomeno che non accenna purtroppo a diminuire e le Mauritius sono tra i principali bacini di fornitura di macachi, ‘esportati’ nei laboratori di tutto il mondo.
I poveri animali, siano essi adulti o cuccioli, vengono catturati brutalmente nella foresta, quindi finiscono per sempre sui tavoli dei laboratori, per subire test molto invasivi: si va infatti dalle operazioni al cranio agli impianti nel cervello. Solo lo scorso anno, secondo alcuni dati, sono stati 8.425 gli esemplari di scimmie spedite in Europa e di questo business – accusano le organizzazioni che lottano contro la vivisezione – sarebbe complice Air France.
Grazie a un’inchiesta portata avanti dall’associazione inglese Cruelty Free International, si è infatti scoperto che nelle stive dei loro aerei, vengono caricati migliaia di macachi destinati alla sperimentazione, per affrontare voli di 37 ore. L’associazione ha pubblicato un video (che riproponiamo in coda all’articolo) e mette in evidenza in particolar modo un viaggio aereo nel quale 120 scimmie sono state trasportate dalle Mauritius fino a Chicago all’interno di anguste gabbie di legno.
In quell’occasione, i macachi hanno affrontato un viaggio di 11 ore e 30’ per arrivare a Parigi e successivamente 8 ore e 50′ per andare dalla capitale francese fino a Chicago. Qui ha sede la famigerata Charles River, in cui vengono utilizzati gli animali per test tossicologici, farmaceutici e chimici.
Oltre alla violenza a cui questi animali vengono sottoposti durante il trasporto, va ricordato che poi devono subire esperimenti dolorosi che spesso portano alla morte e che nella quasi totalità dei casi – il 99,7% – sono destinati a fallire. La campagna contro Air France va avanti da anni e gli attivisti lanciano un invito a inviare email di protesta alla compagnia di bandiera francese.
Il massacro dei macachi è oggetto di dibattito anche in Italia, dove qualche settimana fa, un gruppo di animalisti che si chiama Centopercentoanimalisti ha affisso dei manifesti all’Università di Ferrara, in cui nel polo biomedico da troppi anni sono rinchiusi alcuni Macachi destinati alla sperimentazione Animale. Lo scorso anno, le associazioni animaliste riuscirono a liberare 16 esemplari detenuti a Modena, grazie ad un protocollo stipulato nell’aprile del 2015 da Comune e Università.
Nel frattempo, nella vicina Svizzera, il tribunale amministrativo cantonale ha concesso all’Università e il Politecnico federale di Zurigo di proseguire la sperimentazione animale sulle scimmie, respingendo un ricorso presentato dalle associazioni e le organizzazioni animaliste.
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