Aidaa rilancia la Giornata della Carezza, per dire grazie ai nostri amici a quattro zampe

Aidaa rilancia la Giornata della Carezza, per dire grazie ai nostri amici a quattro zampe

Oggi, lunedì 25 settembre 2017, si festeggia la Giornata della Carezza. Una iniziativa che viene proposta per il secondo anno dall’Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente (Aidaa). Il presidente del movimento, Lorenzo Croce, intende lanciare un messaggio in favore degli animali da compagnia prediletti, cani e gatti. Sono loro che ci tengono compagnia ogni giorno, che ci fanno sorridere e ci migliorano le giornate. E quindi quale modo migliore per ringraziarli se non dedicare loro un intero giorno? “E’ una maniera per per dire grazie al nostro cane o al nostro gatto per il loro amore incondizionato verso di noi”, afferma Croce nel presentare questa iniziativa. Ma ovviamente nel computo non sono previsti soltanto cani e gatti. Vengono inclusi anche altri animali domestici come canarini, tartarughe, criceti e simili. Tutti meritevoli di ottenere almeno una coccola per quanto fanno per noi. Ed anche i pesci rossi, nei limiti del possibile. Scherzi a parte, l’appello rivolto a tutti noi da Lorenzo Croce funge anche da monito affinché si rispettino sempre gli animali. I loro diritti, ma più nello specifico del quotidiano i loro bisogni.

Cani, gatti e persone: storie di ordinaria meraviglia

Gli episodi di affetto tra persone ed animali danno spesso adito ad avvenimenti insoliti. Che a volte sfociano proprio nell’incredibile. Ad esempio in Malesia un tale Ismail Mat andava matto per i gatti. Un giorno però è venuto improvvisamente a mancare, e dopo il rito funebre e la sua sepoltura, qualcuno di inaspettato ha cominciato a porgergli omaggio con cadenza quotidiana. Si tratta di un micio, un bel gatto bianco. A spiegarlo è la nipote di Ismail. “Un misterioso gatto bianco si è presentato al funerale di mio nonno. Si è fermato nel punto in cui è stato seppellito e non è più voluto andare via. Quando ce ne siamo andati, il gatto è tornato lì. E anche nei giorni successivi i residenti ci hanno detto che girovagava spesso nella zona della moschea”. Una spiegazione possibile può essere data dal fatto che forse l’animale ha visto che qualcosa veniva effettivamente seppellito. Pensando che potesse trattarsi eventualmente di cibo ha voluto compiere dei ‘sopralluoghi’ di persona. Ma bisogna anche dire che i gatti, come i cani, riescono a stabilire anche una forte relazione empatica ed affettiva con le persone.

A.P.

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