Se l’è vista davvero brutta un pastore siciliano, aggredito e morso agli arti da due pitbull. L’uomo è finito così al pronto soccorso dell’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì. Fortunatamente si è trattato di ferite disinfettata e chiuse con qualche punto di sutura. La prognosi è di circa 15 giorni. L’episodio, riportato dalla stampa locale, in contrada Giuliana, zona di campagna di Canicattì.
Il pastore si era recato dal vicino di casa per protestare proprio per come teneva i cani. Infatti i pitbull potevano uscire fuori dalla recinzione della villa, aggredendo quindi il suo gregge, tenuto in custodia nell’adiacente masseria. Immediatamente i due pitbull lo hanno aggredito.
Nelle scorse settimane, una vera e propria strage di animali è stata compiuta da due grossi pitbull in un cortile di Rivara, nel torinese. I molossi erano scappati alle attenzioni del loro proprietario di 26 anni. Questi ha casa nella frazione Palazzo. Gli animali, secondo il racconto dei media locali, si sono poi introdotti in un cortile di borgata Piagne. Qui hanno compiuto la mattanza: straziati i corpi di un bellissimo esemplare di Bulldog inglese, quattro galline e due oche. Sconvolti e nel panico anche i proprietari degli animali uccisi dai pitbull.
Un episodio gravissimo è avvenuto anche a Forlì. Drammatica infatti la situazione di un povero cane che è stato gravemente ferito da un pitbull, che lo ha lasciato con profonde lesioni. L’animale, tra le le altre cose, ha riportato la perforazione di un polmone e diverse costole rotte. Operato d’urgenza, è salvo grazie a un intervento chirurgico d’urgenza, ma viste le gravissime ferite che ha riportato, ora dovrà affrontare una una lunga degenza. L’aggressione è costata cara anche a un giovane di 17 anni ferito nel tentativo di dividere i cani. Anch’egli è stato infatti morso dal pitbull, ma al momento da parte sua non è arrivata alcuna denuncia.
Un caso particolare è invece accaduto a Campo Marte, in provincia di Firenze. Un uomo avrebbe aggredito con un morso il proprio pitbull. Immediata è scattata l’indignazione. Una testimonianza, arrivata anche all’Enpa, parlava del proprietario dell’animale che lo avrebbe maltrattato. In particolare, a un certo punto lo avrebbe azzannato in testa. Ma proprio l’Ente Nazionale Protezione Animali entra nel merito della vicenda, ridimensionandola.
GM
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