Marlin Termaine Jackson, passeggera di un volo Delta Airlines, ha vissuto momenti da incubo al momento dell’imbarco su un volo, il 1430, all’aeroporto internazionale di Hartsfield-Jackson. La donna stava infatti per salire su un Boeing 737-900ER con destinazione San Diego, quando all’improvviso è stata morsa da un cane da accompagnamento che viaggiava con il suo proprietario. La notizia – diffusa da media e siti locali – è stata confermata dal portavoce della Delta Airlines, Anthony Black: “Il cane da supporto emotivo di un passeggero ha morso una passeggera”.
Successivamente dell’episodio si è occupato il canale Fox 5, che ha citato la drammatica testimonianza di un passeggero del volo: “Il volto della donna era completamente insanguinato… la camicia era coperta di sangue”. Inevitabili i disagi per il volo, che è partito con ritardo, mentre sia il passeggero col cane che la donna aggredita non si sono potuti imbarcare sull’aereo.
Successivamente la polizia ha diffuso il suo rapporto sull’incidente, affermando che la vittima dell’aggressione, Marlin Termaine Jackson di Daphne, Alabama, è stata trasportata in ospedale “in condizioni stabili, ma con gravi lesioni al viso a causa dei diversi morsi del cane”. Intanto, il proprietario del cane, Ronald Kevin Mundy Jr. di Mills River, North Carolina, membro del U.S Marine Corps “ha avvertito che il cane era stato dato come supporto emotivo”.
L’animale è stato segnalato dalla polizia come “un incrocio tra labrador e pointer, color cioccolato”; dopo l’aggressione, è stato chiuso in un’apposita gabbia e successivamente consegnato al suo proprietario, contro il quale non sono comunque state formulate accuse, in quanto secondo Delta Airlinese il militare poteva volare col suo cane.
La compagnia aerea spiega sul suo sito che “è conforme alla legge viaggiare in aereo con animali da supporto emotivo o funzione psichiatrica senza spese aggiuntive”, se rispondono a determinate condizioni e fornendo la documentazione richiesta. Delta sottolinea inoltre come l’animale “deve essere addestrato a comportarsi correttamente in un luogo pubblico come animali da servizio”. Il comunicato diffuso dalla compagnia aerea spiega infine: “Non è necessaria una gabbia per gli animali da supporto emotivo se addestrati e soddisfano le esigenze di un animale da servizio”.
Nei giorni scorsi, un cane è riuscito a scappare dalla sua gabbia e a saltare fuori dall’aereo finendo nel bel mezzo della pista dell’aeroporto internazionale di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. Per recuperare l’animale, un golden retriever, sono stati necessari otto membri del personale dell’aeroporto. Il povero animale alla fine è stato ferito gravemente con diversi colpi di pistola e percosse.
Nel mese di marzo scorso, si sono registrate due vicende in cui due cani sono rimasti uccisi sulla pista di un aeroporto: alle Hawaii e in Nuova Zelanda dove un cucciolo impaurito, scappato sulla pista è stato ucciso a colpi di arma da fuoco.
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