Adotta un cane, l’idea di un comune del Benevento che incentiva l’adozione togliendo la Tari. Un’espediente efficace e utile ai meno fortunati
Un’accattivante iniziativa creata per incentivare l’adozione degli animali. L’idea proviene da Benevento ed ha il fine di far adottare i cani randagi. Chi decide di prenderne uno con sé, sia sul territorio che in stallo nel canile cittadino, non pagherà la Tari. La proposta proviene dal Comune di Ponte, nel Beneventano che ha lo scopo di condurre la cittadinanza al compimento di una meravigliosa azione.
I cittadini che accetteranno la proposta, riceveranno un contributo economico pari all’ importo della tassa sui rifiuti, dovuto su base annua dal nucleo familiare del cittadino adottante. L’importo corrispondente alla cifra di 365 euro, sarà messo in rapporto ai mesi in cui il cane verrà adottato.
La Polizia Municipale del comune sannita insieme a Giuseppe Mottola, il responsabile del Settore Vigilanza, si occupa della campagna di sensibilizzazione. Una trovata importante che mette in primo piano i quattro zampe considerati ultimi, ossia i randagi. Quest’ultimi, per fortuna, sono al centro di molteplici iniziative che pongono in primo piano il loro benessere.
Una proposta recente infatti, è stata intitolata “scatoletta sospesa” e aveva come fine quello di offrire del cibo ai quattro zampe randagi nel periodo di Natale. Tuttavia, non finisce qui perché è di qualche mese fa, l’idea delle cucce riscaldate per proteggere i randagi dal freddo. Il metodo ideato è davvero geniale, in quanto, le cucce sono state realizzate raccogliendo l’energia solare che, quando viene immagazzinata all’interno della batteria, viene trasferita nel tappetino posto alla base della cuccia. Un metodo innovativo per trasmettere calore.
Un’attenzione che non passa inosservata all’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) la quale, qualche giorno fa, ha rivolto il suo appello ai sindaci dei comuni e ai parrocchiani di aprire le parrocchie sia ai proprietari senza un tetto che agli animali.
I randagi hanno il diritto di vivere come tutti gli altri, dovremmo ricordarcelo quotidianamente.
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B.F.
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