Decide di adottare un cane, ma dopo sole due settimane lo fa sopprimere. L’accaduto ha sdegnato il web. Il futile motivo fa arrabbiare ancor di più.
Per Sturn sembrava finalmente finito l’incubo
Molte persone che amano gli animali preferiscono adottare un cane o un gatto piuttosto che acquistarlo in allevamenti di razza. A tanti di voi magari sarà capitato di visitare un canile e incrociare lo sguardo di un cagnolino e avere l’impressione di aver stretto subito amicizia con lui. Si ha quasi l’impressione di essere scelto da loro.
Questa è anche la storia di Sturn, un esemplare di quattro anni nato purtroppo con delle problematiche molto gravi. Infatti Sturn da quando è nato non ha la vista e nè l’udito. In queste situazioni così complesse è difficile sentirsi pronti ed adeguati ad ospitare ed accogliere in famiglia un cane. Eppure una donna che lavorava nel canile di Erba, in provincia di Como, nell’associazione “Gli amici del Randagio” ha deciso di adottare Sturn. Tra i due sembrava fosse scattata un’affinità e la donna ha fatto subito richiesta di adozione.
Inizialmente la vita di Sturn nella sua nuova casa e famiglia Svizzera sembrava essere serena e felice. Finalmente dopo tanti anche il cagnolino aveva trovato una sistemazione e soprattutto una padroncina che lo avrebbe accudito.
La decisione della donna che ha sdegnato il web
In realtà la sua storia ha avuto un triste risvolto molto presto. Sturn non smetteva mai di abbaiare e più volte il vicinato si è lamentato della mancanza di tranquillità nel quartiere, chiamando più volte la polizia cantonale svizzera. Quest’ultima ha fatto visita spesso alla casa della donna finché ha chiesto, come consente la legge elvetica, l’abbattimento del cane.
Senza chiedere nessun tipo di consiglio o aiuto all’associazione che per anni si era presa cura del cane, la donna ha chiesto la soppressione del cane al veterinario. Questa notizia testimoniata proprio dal medico incaricato ha portato tutti gli amici degli animali a scagliarsi sul web contro il gesto della donna definito ignobile e senza amore.
L’associazione “Gli amici del Randagio” in un post su Facebook condanna il gesto crudele e si dichiara estranea all’atto meschino della donna lontano dallo loro etica professionale. Questa è l’ennesima testimonianza che gli animali non sono giocattoli come alcune persone credono. Hanno bisogno di premure e di essere accuditi. Chi decide di tenere con se un cane deve essere consapevole delle necessità dell’animale che come ogni essere vivente merita rispetto ed attenzione da parte nostra. Purtroppo le leggi non tutelano in modo opportuno i nostri amici pelosi.