Sta letteralmente rimbalzando sui media di tutto il mondo, il video nel quale si vedono due ragazzini che tentano di dare fuoco alla coda di un cucciolo di gatto.
Secondo le indiscrezioni la scena si è svolta in una località della contea di Guilford, in Carolina del Nord. Il filmato condiviso in rete attraverso i social, inizialmente su Snapchat, per poi diffondersi a macchia d’olio, ha destato l’attenzione delle autorità locali che hanno avviato un’indagine mirata a rintracciare i responsabili del gesto, accusati di crudeltà sugli animali.
Nell’arco di pochi giorni, la polizia locale ha individuato l’abitazione e si è recata sul posto per effettuare degli accertamenti. Stando a quanto hanno verificato gli agenti del Dipartimento di polizia di Guilford, il cucciolo era ancora in vita e aveva riportato solo in alcuni punti delle bruciature sul pelo. L’animale è stato giustamente posto sotto sequestro e trasferito presso il canile municipale, il Guilford County Shelter Animal, per garantire la sua sicurezza e le cure necessarie.
Come riporta il Dailymail, David Posten, agente della contea di Guilford ha dichiarato che a carico delle due giovani adolescenti, di 13 e 14 anni ci potrebbero essere delle accuse molto gravi. “Le autorità dovranno pensare ad una accusa pertinenti al reato che hanno commesso”, ha sottolineato Posten, spiegando di non aver idea del perché le due adolescenti abbiano compiuto quel gesto così crudele.
La crudeltà nei riguardi degli animali è un elemento importante monitorato dalle autorità perché spesso è una sentinella di un malessere sociale di individui potenzialmente pericolosi per la società. Recentemente, una donna aveva chiesto aiuto in un blog per mamme. La giovane madre aveva raccontato la triste vicenda con protagonista il figlio di 4 anni che aveva ucciso il cucciolo di casa, percuotendolo più volte contro il pavimento del cortile esterno in giardino. La donna è poi sparita dal blog. Tuttavia, il caso aveva sollevato l’attenzione delle mamme e di alcuni psicologi che avevano ricordato l’importanza per l’empatia che si crea nel rapporto con gli animali nella fase della crescita dei bambini. Uno psicologo, Joni Johnston, aveva spiegato che “dai 6 ai 12 anni, se il bambino maltratta o è violento con un animale, ciò indica un problema psicologico o potrebbe essere l’indizio di un abuso sessuale. Sopra ai 12 anni, i ragazzini che maltrattano gli animali sono a rischio e devono essere seguiti da specialisti”. In questo caso, è chiaro che le giovani adolescenti hanno palesato un malessere che non può di certo essere ignorato.
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