Un destino comune quello di Nula e del suo proprietario, lo scrittore Giuseppe Pederiali, autore di’ Il tesoro del Bigatto’ e ‘Il sogno del maratoneta’, sulla vita e la vicenda sportiva di Rolando Petri. L’artista, emiliano di nascita e che in Emilia ha ambientato i suoi romanzi più belli, è morto il 3 marzo 2013 a Milano a 76 anni all’Ospedale Fatebenefratelli, dopo un mese di coma dovuto a un investimento stradale.
A poco più di quattro anni di distanza, è venuta a mancare nello stesso modo la sua cagnetta Nula, alla quale Giuseppe Pederiali aveva dedicato il suo ultimo romanzo autobiografico, ‘L’amore secondo Nula’. L’annuncio viene dato via Facebook dal figlio dello scrittore, Davide, che ha ricostruito l’accaduto: “Nula mi fa ricordare più intensamente il nostro antico contatto con la natura: stare fermi, immobili, seduti o sdraiati su un prato in una giornata di primavera inoltrata, sotto l’ombra di un pino ai piedi di un intenso sole ascoltando i suoni della natura!”, è l’incipit di un lungo post su Facebook.
Davide Pederiali spiega: “Nula è andata oltre la stradina verde, 20 metri più in là del solito e mentre le urlo, Nula sfreccia veloce un’automobile nera, sento un tok! Non vedo se è in piedi o meno, corro, le batte ancora il cuore per pochi secondi e mi lascia così. Cosa serve ad avere le informazioni in anticipo se non puoi fare niente per cambiare gli eventi?”.
“Dopo tre ore sono seduto sul prato con Lei, prima di portarla sul fiume, dove ho sepolto le ceneri un sasso della cerimonia buddista, in onore di mio padre”, racconta straziato Davide Pederiali, poi aggiunge: “Non riesco a staccarmi, me la sento scodinzolare in giro e forse lo fa con un altro corpo in simil dimensione. Altro grosso pensiero che faccio fatica a manipolare nel mio mondo ribaltato”.
Un destino comune quello di Nula e Giuseppe Pederiali, dicevamo, e il figlio Davide tiene a rimarcarlo: “È morta investita da un’automobile come mio padre! Ora li vedo uniti entrambi, mi rincuora e non… la casa è vuota, il furgone camperizzato vuoto! La passeggiata al parco a fare esercizi con NULA che annusa a destra e sinistra, vuota!
Tutto questo ucciderebbe qualcuno! Non me, è il famoso vuoto taoista, yin e yang, bianco e nero, vuoto e pieno…. vuoto in questo caso!”.
“Comunque è dal vuoto che la creazione inizia a tutti i livelli e dimensioni quindi anche se vuoto e apparentemente triste e solitario , è positivo! Un nuovo inizio, dal vuoto, da zero. Il nulla in cui creare senza sforzo… e io… Un vuoto incolmabile con le emozioni e i ricordi, un vuoto insostituibile…”, insiste Davide Pederiali, che dedica poi un altro post alla povera Nula: “Provava, o meglio manifestava il vero amore incondizionato verso tutti, nei confronti di quelli che hanno vite ed emozioni diversi dai nostri. Era un essere che già chiamarlo amore suscitava un’apertura di cuore nei suoi confronti, ma in generale, nella realtà, richiamava quell’energia a tal punto che mio padre ci scrisse un libro a 4 tra mani e zampe”.
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