Anche quest’anno, in televisione abbiamo seguito la staffetta delle reti Rai a favore di Telethon, che ha raccolto oltre 31 milioni di euro. Ma la più celebre delle raccolte fondi con il fine di sostenere la ricerca sulla distrofia muscolare finisce di nuovo sotto i riflettori. Già qualche settimana fa, aveva suscitato indignazione l’indagine terrificante condotta dall’organizzazione animalista internazionale Peta. Erano venute alla luce le condizioni dei cani allevati e detenuti nei laboratori di sperimentazione animale.
L’indagine è stata condotta presso un laboratorio in Francia, l’Alfort National Veterinary School. Qui vengono condotti dei test su diversi tipi di distrofia muscolare, nello specifico quella di Duchenne (Dmd). Successivamente, Peta ha dato vita a una petizione internazionale (che si può firmare a questo link). Si legge nella petizione: “Ho appena visto un filmato di cani che sono stati utilizzati in esperimenti di distrofia muscolare (MD). Gli animali soffrono vistosamente presso l’Alfort National Veterinary School. Era sconvolgente vedere questi giovani animali che lottano per camminare e persino respirare. Vomito ha coperto il volto di un cane che non poteva trattenere il cibo. La bava gocciolava dalle bocche di altri cani i cui muscoli delle mascelle erano indeboliti”.
Cosa c’è dietro Telethon?
Era emersa poi nei giorni scorsi la vicenda di Pascaline Wittkowski, francese ed è gravemente malata, che ha avuto modo di pensare agli animali e ai loro diritti. Il 7 dicembre Pascaline ha girato un video, rilanciato anche dall’associazione francese PETA. Anche lei denuncia la sperimentazione animale e chiede agli spettatori di sospendere le loro donazioni a favore di Telethon.
Cosa accade lo spiega bene Jacques Testard, direttore della ricerca presso l’Istituto Nazionale Francese della Sanità e della Ricerca Medica (Inserm) – “E’ scandaloso. Telethon raccoglie annualmente tanti euro quanto il bilancio di funzionamento di tutto l’Inserm (Francia). La gente pensa di donare soldi per la cura. Ma la terapia genica non è efficace”. Il ricercatore francese chiarisce: “Se i donatori sapessero che il loro denaro, prima di tutto è utilizzato per finanziare le pubblicazioni scientifiche, ma anche i brevetti di poche imprese, o per eliminare gli embrioni dai geni deficienti, cambierebbero di parere”.
Le accuse della Lav
Un’accusa specifica sulla ricerca animale arriva dalla Lav, la Lega antivivisezione: “Donando a Telethon si finanzia attivamente la sperimentazione animale. Sarebbe utile capire quanto dei fondi ricevuti viene in primis impiegato per la ricerca e, in secondo luogo, per una sperimentazione che porta risultati sull’uomo e non si basi su investigazioni su animali che non portano a nessun beneficio per il progresso della scienza o dei malati, anzi sperperano soldi in un Paese che ha già una situazione critica illudendo i donatori”.
“E’ ora di fare una nuova ricerca, etica e utile per i milioni di malati che aspettano una cura senza promesse o grandi campagne pubblicitarie che cadono puntualmente nel nulla”, attacca ancora la Lav. E ribadisce: “E’ possibile e doveroso finanziare una scienza senza animali basata su metodi alternativi rivelatisi maggiormente predittivi da decenni”. Su questo l’associazione “è in prima linea scegliendo di sostenere attivamente la ricerca pubblica per mettere a punto modelli sostitutivi e creare nuovi posti di lavoro/figure professionali competenti in merito”. Inoltre, “si può essere vicino ai malati e ai familiari sostenendo associazioni che fanno assistenza ospedaliera e domiciliare, una fonte di volontariato importantissima”.
L’attacco di Paolo Bernini
Lo stesso tema viene toccato da Paolo Bernini, parlamentare animalista del M5S, che ha attaccato Fondazione Telethon: “Al giorno d’oggi numerosi ed autorevoli studi scientifici ritengono che la sperimentazione sugli animali sia superata e quindi evitabile, risparmiando così innumerevoli sofferenze agli animali che vengono utilizzati come cavie”. Il deputato insiste: “Perché la sperimentazione animale non è mai stata validata mentre molti metodi sostitutivi hanno superato delle apposite prove e sono registrati da un apposito organo europeo?”.
“E’ vero che più della metà dei farmaci che arrivano sul mercato presenta almeno un effetto collaterale che non era stato registrato nell’animale?”, domanda ancora Bernini . Poi ancora: “Se la sperimentazione animale è affidabile, perchè è necessario poi sperimentare nell’uomo, spesso con gravi pericoli per la sua salute?”. Una serie di domande alle quali Telethon nelle prossime ore dovrà rispondere.