Dopo gli abusi ha vissuto in solitudine per 500 giorni: ora merita una famiglia

Dopo gli abusi ha vissuto in solitudine per 500 giorni: ora merita una famiglia

Ha vissuto per 500 giorni in solitudine dopo anni di abusi, adesso il timido pelosetto merita di ricevere l’amore di una vera famiglia.

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Il cane Charlie sopravvissuto agli abusi (Facebook RSPCA North Somerset Branch – Amoreaquattrozampe.it)

Charlie è bellissimo un cane di piccola taglia, reduce da una dolorosa esperienza, e alla ricerca disperata di un nido che possa finalmente essere adatto a lui. Il tenero esemplare di quattro zampe ha da poco compiuto i suoi nove anni e ha da poco festeggiato i suoi 500 giorni lontano dal pericolo, ma in cui è ancora costretto a vivere in solitudine.

Dopo gli abusi ha vissuto in solitudine per 500 giorni: ora merita una famiglia

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I 300 giorni di Charlie (Facebook RSPCA North Somerset Branch – Amoreaquattrozampe.it)

Charlie ha fatto il suo ingresso nella struttura di “RSPCA North Somerset Branch” nel settembre del 2021, poco dopo essere stato allontanato da devastanti dinamiche di abusi e maltrattamenti subite all’interno del suo precedente nucleo familiare.

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Da quel momento, quando è stato tratto in salvo dall’associazione con sede in Gran Bretagna, la sua famiglia è divenuta ufficialmente quella composta dai volontari della struttura che l’ha accolto ormai 2 anni fa.

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L’emozione dei volontari, che desiderano raccontare in didascalia l’esperienza del pelosetto, risulta evidente, ieri come oggi: soprattutto dal momento che Charlie ha potuto beneficiare, nel 2022, di “300 giorni” trascorsi all’interno della struttura-rifugio per animali, in cui è stato accolto permettendogli di archiviare – una volta per tutte – il suo passato di abusi.

Nonostante, però, il grande amore che i volontari hanno da sempre dimostrato nei confronti del piccolo Charlie, il loro desiderio più grande sarebbe quello di saperlo felice in una casa che sia tutta per lui e dove un padroncino esperto possa ridargli quella spensieratezza che merita e che credeva di aver perduto per sempre. Per tal ragione i membri dell’équipe all’interno del rifugio non hanno mai perso le speranze di ricevere la giusta richiesta per una futura adozione del timido cagnolino Charlie.

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Non riusciamo a capire perché non sia stato ancora adottato“, hanno ammesso – a tal proposito – i volontari dell’associazione, elogiando quelle che sono le meravigliose caratteristiche del pelosetto. Charlie è stato pertanto descritto come un esemplare “giocoso e affettuoso“. E che, pur presentando ancora degli atteggiamenti di insicurezza e timore di fronte a persone sconosciute, ha davvero bisogno di ricevere una seconda possibilità.

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