Le notizie di maltrattamenti ai danni di incolpevoli animali sono in grado di colpirci nel profondo, ma questa volta sembra che sia stato superato ogni limite nel caso che ha portato all’arresto di una coppia insospettabile dalla cittadina di Lake Butler, in California.
Tutto è iniziato il 14 marzo scorso ma per arrivare alla conclusione che tutti volevano ci sono voluti oltre 4 mesi, solo il 18 luglio 2024 si è potuto infatti procedere con l’arresto di Zachary e Jessica Collins, dopo aver appurato e depositato abbastanza prove di quello che succedeva dentro la loro proprietà.
Oltre 120 cani di razza detenuti illegalmente in condizioni di igiene e salute precaria, scatta l’arresto per crudeltà aggravata
L’accusa è quella di detenzione illegale, maltrattamenti e crudeltà aggravata per la coppia della Florida che aveva messo su un vero e proprio allevamento illegale con oltre 120 animali tra fattacci e maschi riproduttori di diverse razze tra i quali alani, bulldog francesi e bulldog inglesi. La scoperta dell’allevamento illegale risale al 15 marzo scorso ma ce stato bisogno di tempo per raccogliere le prove, ma anche per organizzare il recupero di tanti animali in difficoltà.
Grazie alla collaborazione tra ASPCA locale e l’ufficio dello sceriffo si è pero potuto procedere finalmente il passato 18 luglio, prelevando gli animali e mettendo in arresto i loro aguzzini. Purtroppo però la situazione è sembrata da subito anche peggio del previsto, erano tantissimi, infatti, gli animali in condizioni di salute precarie, con segni visibili di patologie e ferite non curate, tenuti in gabbie strette e piene di escrementi.
Ovviamente quasi tutti gli animali mostravano segni di deperimento ed il recupero non sarà dunque facile, tra questi anche molti cuccioli e cagne incinte che avranno bisogno anche di un luogo adeguato per portare avanti la gravidanza e la loro maternità. La “buona” notizia è solo che i diversi verbali redatti dai veterinari che hanno seguito gli animali sono serviti per formulare l’accusa penale e far pagare dunque il giusto prezzo a coloro che si sono macchiati di tali indicibili atti.
Ovviamente però un solo rifugio non poteva bastare per ospitare tutti gli animali, che sono dunque stati divisi in diversi luoghi in attesa che siano pronti per essere adottati. Adesso la priorità è proprio quella dietro area tante famiglie che possano far dimenticare ai malcapitati gli orrori subiti, un lavoro che richiederà grosso impegno e divulgazione e che si spera possa terminare quanto prima con l’affidamento di tutti gli animali, in attesa che il processo per la coppia colpevole vada avanti e venga emessa la giusta sentenza.