La storia del piccolo canguro orfano, di nome Archie, e i suoi continui abbracci alla donna che lo ha salvato e si è presa cura di lui.
La storia del piccolo canguro orfano è ambientata nei sobborghi di Perth, capitale dell’Australia Occidentale e quarta città più popolosa d’Australia. Qui vivono Teesh Foy, la figlia di un difensore e custode degli animali, e suo marito Simon. Circa tre settimane fa, il padre di Teesh era venuto a conoscenza della presenza di un piccolo canguro nei pressi di un frutteto nelle vicinanze di Perth. Trovandosi fuori città per lavoro, l’uomo ha chiesto a sua figlia di aiutarlo. La giovane, insieme al marito, si è recata nel luogo indicatole, dove l’animale era stato avvistato l’ultima volta. Arrivata lì, la coppia ha potuto subito vedere vicino ad alcuni alberi da frutta, un cucciolo che piangeva in modo straziante.
Il canguro orfano Archie, dopo essere stato salvato, non smette di abbracciare la sua nuova mamma
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I coniugi avevano portato una borsa sperando così di convincere il piccolo a rifugiarvisi dentro e a venire via con loro. Non appena, però, l’animale ha visto gli umani è scappato via terrorizzato e si è nascosto nel fitto del frutteto. Teesh non si è data per vinta e ha continuato a cercare a lungo il cucciolo. Dopo qualche ora, il canguro è stato di nuovo localizzato.
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Stanco e affamato, il piccolo orfano si era fermato sfinito nel mezzo del frutteto. Senza più la forza di fuggire si è lasciato prendere dalla donna, rilassandosi nell’abbraccio caldo e amorevole che gli è stato offerto. I cuccioli di canguro, animali marsupiali, vivono nelle borse delle loro madri per i primi sei-nove mesi di vita. Il piccolo salvato doveva aver perso la sua mamma da pochissimi giorni, altrimenti non sarebbe sopravvissuto da solo. Non appena Teesh lo ha preso in braccio, il cucciolo, a cui è stato dato il nome di Archie, non si è più allontanato da quella che ha pensato fosse la sua nuova mamma adottiva.
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Nei dieci giorni in cui Archie è rimasto a casa di Teesh non ha fatto altro che elargire continuamente baci e abbracci alla sua salvatrice. Nonostante il grande affetto provato nei confronti del piccolo, la coppia, dopo aver contattato Shane Williams direttrice del Bridgetown Wildlife Rescue (un santuario nel quale gli animali vengono curati e ospitati), ha portato a malincuore il cucciolo al rifugio. A un quotidiano locale Teesh ha raccontato che: «Prendere quella decisione è stato difficile e doloroso, ma sapevo che era la decisione giusta. L’ho avuto solo per dieci giorni, ma mi ha rubato il cuore così in fretta». Williams, che ha preso in custodia Archie, ha affermato che il piccolo canguro soffre «di disturbo post traumatico da stress», anche se si sta lentamente riprendendo. L’orfano ha fatto amicizia con gli altri canguri presenti al santuario. Non appena sarà diventato grande Archie, allo stesso modo degli altri animali del rifugio, verrà liberato in natura. Il piccolo non dimenticherà però mai l’affetto donatogli, seppur per breve tempo, dalla sua mamma adottiva. (di Elisabetta Guglielmi)