Niente abbattimento lupi e orsi per il Ministro Costa
Il ministro dell’ambiente Sergio Costa interviene sul tema gestione orsi e lupi a distanza di qualche giorno dall’approvazione del disegno di legge proposto dalla giunta di Trento e approvato dal consiglio provinciale per cui sono stati introdotti la cattura e l’eventuale abbattimento di esemplari problematici.
La legge provinciale ha sollevato lo sdegno delle organizzazioni animaliste che si sono rivolte alle istituzioni per bloccare un provvedimento ritenuto “illecito”.
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”Il Piano Lupo che intendo portare prossimamente in Conferenza Stato Regioni escludendo il passaggio tutt’altro che utile sugli abbattimenti selettivi, conterrà le strategie, le misure e le azioni giuste per offrire una risposta concreta anche alle richieste dei territori di governare la coesistenza tra uomo e specie animali, tutelando economie e la biodiversità”. E’ quanto ha annunciato Costa.
“Non si spara a lupi ed orsi. Chiederò di impugnare la legge provinciale di Trento e Bolzano al Consiglio dei Ministri. Invito presidenti delle Province interessate a Roma per trovare soluzioni alternative ai fucili. #soslupiorsi #iosonoambiente”. Ha infatti twittato il ministro-
Plauso da parte delle associazioni e organizzazioni animaliste, da giorni sul piede di guerra.
“Costa chiederà l’impugnazione dei provvedimenti davanti alla Corte Costituzionale”, ha commentato in una nota Walter Caporale, Presidente della onlus Animalisti Italiani.
Caporale ha poi aggiunto che “si tratta di una decisione encomiabile”, evidenziando che “il Ministro Costa ha tenuto fede ai suoi impegni ribadendo che questi animali sono un patrimonio per l’Italia”.
Il presidente di Animalisti Italiani ha pertanto voluto ricordare che in Italia vige “una legge sulla caccia riconosciuta dallo Stato che va fatta rispettare, portando a delitti contro la fauna gli atti di bracconaggio e potenziando la vigilanza sul territorio. Volersi dotare di autonomia sulla gestione della fauna, patrimonio indisponibile dello Stato, è un atto gravissimo che forza l’equilibrio tra i poteri dello Stato e quelli delle Province autonome su temi importanti e molto delicati”.
Tuttavia, la questione diventa politica e non tutti sono d’accordo con la posizione espressa dal Ministro, a cominciare dal deputato trentino della Lega Maurizio Fugatti, sottosegretario alla Salute.
“La decisione del ministro Costa ci sembra fuori luogo ed inopportuna. (…) Siamo contrari alla impugnativa della legge di fronte alla Corte costituzionale”. Ha dichiarato Fugatti, ricordando le questioni “di sicurezza e di incolumità delle persone”
Dal canto suo, il presidente del Trentino, Ugo Rossi ha invitato il ministro ad andare in Trentino per “vedere di persona come gestiamo il territorio e la fauna”.
“Da tempo siamo riusciti a creare sul nostro territorio una biodiversità che ci ha permesso di preservare e, i molti casi, anche di far crescere il nostro patrimonio faunistico, come è accaduto guarda caso proprio in relazione agli orsi e ai lupi”. Ha aggiunto Rossi, concludendo che non si tratta di una legge per “ottenere una sorta di licenza di uccidere” ma per avere “strumenti migliori per poter gestire eventuali situazioni di pericolo”.
Secondo i dati, negli ultimi 30 anni, la popolazione degli orsi è passata da 3 esemplari a 55/75 orsi in un territorio di 20mila ettari.
C.D.
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