A Firenze si registra un calo degli abbandoni, ma ci sono ancora rinunce di cani, ecco come sta andando nel Parco degli animali.
Di solito in estate si registra un incremento del numero di abbandoni di cani e gatti. Le persone, quando fa freddo, decidono di prendere un animale domestico, ma poi si accorgono con l’arrivo della bella stagione che non hanno voglia di prendersene cura come si deve. Allora, che cosa fanno? Lo abbandonano in qualche posto per la strada cercando bene di nascondersi e di non farsi riconoscere. Oggi descriveremo, invece, la situazione di Firenze che, secondo quanto dichiarato da Arnaldo Melloni, responsabile del Parco degli animali, non vede un aumento degli abbandoni e le adozioni sono tante ogni anno e molto richieste. Vediamo tutti i dettagli qui di seguito.
In calo gli abbandoni, ma ci sono ancora rinunce: cosa accade a Firenze con i cani
Il Parco degli animali di Firenze ha voluto far sapere che in Toscana in fenomeno del randagismo è praticamente nulla, mentre gli abbandoni di cani in estate non hanno subito alcun incremento. Queste sono viste come buone notizie per cui tirare un sospiro di sollievo.
Arnaldo Melloni, responsabile del parco, ha fatto sapere che in Toscana tutti i cani sono muniti di microchip e che la struttura in particolare non vive il fenomeno dell’abbandono. Succede qualche volta, ma non non è un fenomeno al quale non si può far fronte e, inoltre, non c’è un aumento in estate con le vacanze.
Quello che accade ancora, purtroppo, è la rinuncia al cane. Capita che persone che non possono più tenerlo per problemi di salute o perché in grave difficoltà economica decidano di portare il cane al parco per affidarlo a mani migliori. La struttura può ospitare cinquanta cani alla volta, ma la rotazione è veloce grazie alle persone sempre pronte ad adottare.
Queste possono essere single, molto giovani o anziane, si vedono coppie, famiglie e ogni genere che hanno in comune l’amore per gli amici a quattro zampe. Sanno che, prima di comprare un cane, è meglio fare un giro nei canili e nei rifugi per vedere se ce n’è uno che sta aspettando loro.
Il personale si occupa di accompagnare queste persone, di conoscerle e poi di far conoscere i cani che secondo loro sono più adatti alle loro esigenze e alle loro vite.
Cercano di accoppiare i vari caratteri e lo stile di vita in modo da garantire a persone e cani il benessere e la gioia di condividere la vita quotidiana. Capita spesso che una persona si rechi al parco e porti via subito il cane. Il personale crede che debba ambientarsi nell’ambiente domestico con la persona scelta.
Poi, eventualmente, se ci sono dei problemi, allora si può intervenire. Il personale è composto da persone anziane, ormai in pensione, ma anche da ragazzi giovani. Ogni anno salutano almeno cento cani che trovano famiglia e una condizione migliore rispetto a quella di un rifugio.
È un lavoro che può dare molte emozioni diverse e contrastanti tra loro. L’importante è pensare al benessere degli animali, trattarli con rispetto, prendersi cura di loro e voler loro tanto bene. In questo modo tutto sarà più facile.