Una storia che si ripete e come ogni anno ci si chiede cosa spinga migliaia di persone ad abbandonare i loro piccoli animali domestici. Proprio in questi giorni la Lega anti vivisezione (Lav) aveva denunciato un aumento del fenomeno degli abbandoni provocato anche dal disagio economico che stanno vivendo numerose famiglie.
Ma le modalità non cambiano e tutta la crudeltà verso i 4 zampe risiede proprio in quel gesto con il quale disfarsi di un problema, magari lasciando l’animale indifeso in un parco, a bordo di una strada oppure in campagna, lontano da casa! Un animale che ha condiviso con la famiglia momenti di gioia e difficoltà, sempre grato a coloro che lo avevano accolto e di cui si fidava ciecamente. Un piccolo essere che ad un tratto si trova catapultato nel bel mezzo del nulla, in un luogo che non conosce, senza cibo o acqua, preda delle cattiverie umane, il cui destino è segnato se qualcuno non interviene a salvarlo….
La legge ha riconosciuto gli animali come esseri senzienti per cui hanno una forma d’intelligenza e sono capaci di provare sentimenti simili a quelli umani come l’amore, il dolore o la gioia. Basta vedere il terrore e la paura nello sguardo di un cane che è stato appena abbandonato: preda di un forte stress, continua senza sosta a cercare il suo padrone. Torna ogni giorno sul luogo dov’è stato lasciato, con la speranza di rivederlo…. Ogni macchina che passa può essere un potenziale pericolo, ma anche il padrone che torna… Lui starà lì ad aspettarlo… Ecco perché ci si chiede come sia possibile che ancora oggi ci siano migliaia di persone che continuano a considerare l’animale come un oggetto e soprattutto quale sia la loro scale di valori se, per andare in vacanza, ci si libera di un essere che dovrebbe far parte della famiglia.
Anzi, loro sono molto di più: come la stessa poetessa Alda Merini scriveva, il cane diventa l’anima del suo padrone…
Anima che accarezzo a sera, e sei un cane
stanco, ma un cane sempre fedele. Un cane
che balbetta un nome: padrone, padrone mio.
Non lasciarmi anima cane, non lasciarmi mai. (Alda Merini)
I NUMERI DELL’AIDAA
Con l’estate in arrivo sale la preoccupazione delle organizzazioni animaliste che moltiplicano le campagne di sensibilizzazione contro gli abbandoni, invitando le persone che non vogliono più occuparsi del loro animale a rivolgersi ad organizzazioni o associazioni animalisti, per evitare che l’animale finisca per le strade. Ma i dati parlano chiaro e a conferma di quanto annunciato da una responsabile Lav, l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) ha reso noto che nel primo fine settimana dell’estate, quello del ponte del 2 giugno, sono stati segnalati ben 361 animali domestici abbandonati. E il numero preoccupa in quanto è solo l’inizio dell’estate.
In base alle regioni si è registrato il maggior numero di abbandoni in Puglia, con 110 segnalazioni, seguita da Sicilia con 54 Sardegna (51), Campania (44) ed Emilia Romagna (38). Umbria e Marche hanno il minor numero di segnalazioni.
Dall’inizio del 2015, circa 4300 4zampe sono stati abbandonati tra i quali un terzo è stato lasciato nei canili. Un dato che segna circa 700 abbandoni in più rispetto al 2014. Molti esemplari sono stati recuperati per le strade italiane ma per altri il destino non è stato altrettanto magnanime e tanti ma tanti animali finisco sotto le ruote di un’automobile e si lasciano morire sul ciglio della strada nell’indifferenza delle persone, dopo atroci sofferenze fisiche. Quelli salvati finiscono nei canili e anche là molti di loro non avranno mai più la gioia di condividere un po’ di amore con una famiglia, passando anche dieci anni dietro le sbarre, in attesa che qualcuno incroci il loro sguardo…
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