Era stato lasciato indietro tradito e abbandonato, ha dovuto cercare i suoi proprietari per ben due volte, ma dopo tutte le sue sofferenze la sua mamma adottiva ha deciso di percorrere più di 2.000 chilometri solo per stare di nuovo insieme a lui.
Alcuni anni fa precisamente nel 2016 una ragazza aveva trovato a bordo strada tra la neve un cane esausto, il malcapitato riusciva a malapena a sorreggersi sulle sue zampe si trascinava lentamente, il freddo stava congelando le sue zampe .
Era visibilmente denutrito e disidratato ma continuava imperterrito a camminare, cosi una ragazza di nome Ksenia fece tutto il possibile per far si che il cane, venisse nutrito e riscaldato in un rifugio.
Inizialmente il cane non si fidava della ragazza quindi ci vollero alcuni giorni prima che il grosso cane bianco potesse avvicinarsi a lei, ma dopo tanti sforzi il grosso animale decise di darle fiducia e la ragazza, lo affidò alle cure del rifugio dove gli venne dato il nome di Bely.
Sfortunatamente per lui però i suoi problemi non finirono quel giorno, nonostante gli sforzi dei volontari del rifugio Zoozashchita che cercavano in ogni di metterlo a proprio agio, il cane non riusciva assolutamente ad adattarsi. Bely infatti era anche gravemente malato di una malattia che se non adeguatamente curata può essere considerata letale : l’ enterite.
l’ Enterite è un’infiammazione dell’intestino tenue, può essere causata da una vasta gamma di problemi, come : Parassiti , batteri , virus o allergie.
Questi problemi possono far si che l’intestino del cane si infiammi causando diarrea . L’entrite può anche essere causata da un’ostruzione nel tratto digestivo.
I cani con enterite, indipendentemente dalla causa, sono spesso disidratati e molto spesso devono ricevere liquidi per via endovenosa. A seconda della gravità, il cane può essere ricoverato in ospedale. Nei casi meno gravi, il veterinario può fornire dei farmaci come prendersi cura del cane. È molto importante seguire attentamente le istruzioni per il trattamento, al fine di ridurre la diarrea, la febbre, il vomito e la perdita di peso.
Nonostante la sua grave malattia il cane non ha smesso di combattere e grazie anche all’aiuto dei volontari Bely è riuscito a debellare quasi completamente l’ entrite.
Dopo qualche tempo grazie alla guarigione, il cane a iniziato pian piano ad adattarsi, ha preso peso, e ha iniziato persino ad essere felice, giocando con gli altri cani del rifugio.
Finalmente i volontari riuscirono a trovare una famiglia che lo accudisse e lo amasse e i suoi problemi sembravano finalmente avere una fine. Il cane aveva anche un divano tutto per se per dormire, e i suoi nuovi amici umani cambiarono il suo nome in Marvin e cercavano di passere con lui il maggior tempo possibile.
Ma dopo qualche tempo i problemi iniziarono nuovamente, la famiglia che lo aveva adottato come sfortunatamente accade a molti, decisero di separarsi. La mamma adottiva del cane decise di trasferirsi e l’ormai ex marito essendosi arruolato decise di portare con se Marvin nel territorio dell’unità militare.
A quanto risulta però l’ex marito della donna non si prendeva adeguatamente cura del cane, tanto che Marvin una volta scappò dalla sua supervisione, per essere riportato indietro alcuni giorni dopo la sua scomparsa.
Non molto tempo dopo l’uomo si recò nel rifugio dove Marvin era stato adottato e chiese se i volontari avrebbero potuto prendersene cura per qualche giorno, i volontari accettarono, ma l’uomo, non tornò mai a riprenderlo.
Marvin soffri molto il nuovo abbandono e per le prime 2/3 settimane era disperato, avendo la consapevolezza di essere stato nuovamente abbandonato. Secondo alcune dichiarazioni dei volontari vederlo soffrire da solo isolato mentre si nascondeva nel rifugio è stata un’esperienza che ha spezzato il cuore di chiunque lo osservasse.
Quando però la sua vecchia proprietaria scoprì cosa era successo al cane che amava tanto, e di come il suo ex marito lo aveva abbandonato quando il suo unico desiderio era quello di portarlo con se, fece di tutto per poterlo riavere, l’unico problema era trasportare il cane fino a Tuapsesee in Russia, ma i volontari organizzarono una campagna chiamata “Marvin sta tornando a casa”.
Percorrere più di 2000 chilometri con un cane di grossa taglia non è però un’impresa semplice così i volontari hanno architettato un piano per far si che il cane potesse tornare dalla mamma adottiva.
La donna avrebbe dovuto recarsi Pskov mentre il cane avrebbe dovuto prendere un volo a San Pietroburgo insieme a volontari e da li tornare finalmente a casa in treno.
Il costo dell’intero viaggio sarebbe costato 20000 rubli ovvero circa 8.427€ ma finalmente la fortuna a sorriso a Marvin.
I volontari infatti in un solo giorno sono riusciti a raccogliere più del necessario e ora finalmente il cane riuscirà a tornare dalla sua mamma adottiva vivendo la sua vita come merita: Felice e amato.
L.L.
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