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Abbandonati in uno scatolone in strada: la sopravvivenza di quattro gattini è in pericolo

In una gelida stazione del Regno Unito, quattro gattini di poche settimane sono stati abbandonati in uno scatolone: la loro sopravvivenza è a rischio.

I quattro gattini abbandonati ritrovati in uno scatolone in una stazione ferroviaria del Regno Unito (Screenshot foto Facebook – Glynis Davies)

In una stazione ferroviaria di Hengoed, un villaggio situato tra le contee di Caerphilly e di Glamorgan, in Galles (una delle quattro nazioni costitutive del Regno Unito), in una fredda mattina di dicembre, con le temperature scese sotto lo zero, quattro gattini di meno di una settimana miagolano disperatamente con la loro flebile vocina. I piccoli giacciono abbandonati all’interno di uno scatolone di cartone: senza coperte a proteggerli e senza la loro mamma, i cuccioli non potranno sopravvivere a lungo alle gelide temperature invernali. Fortunatamente però, proprio quella mattina, una donna (Loretta Kedwart) sta portando a spasso il suo cane in compagnia dell’anziano nonno (Kev).

Quattro gattini di poche settimane abbandonati in una stazione del Regno Unito

I quattro gattini abbandonati ritrovati in uno scatolone in una stazione ferroviaria del Regno Unito (Screenshot foto Facebook – Glynis Davies)

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Attirati da un miagolio quasi indistinto, i due si sono avvicinati a un cespuglio fuori dalla stazione. Nascosta tra i rami e le foglie, hanno individuato una scatola senza fori e sigillata con del nastro adesivo. Aprendola hanno visto che al suo interno c’erano quattro micetti di pochi giorni tremanti per il freddo, gli uni sopra agli altri nel tentativo di scaldarsi: tre adorabili gattini dal manto nero e un meraviglioso gattino arancione.

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I gattini sono stati portati a un rifugio vicino, Gwent di Cats Protection. La coordinatrice, Glynis Davies, ha postato sulla sua pagina Facebook (@Glynis Davies) le foto dei micetti accompagnate da alcune frasi di commento: «Dire che oggi siamo inorriditi è un eufemismo assoluto…. una cucciolata di gattini letteralmente di pochi giorni, gettati in un box, fuori dalla stazione ferroviaria di Hengoed, senza nemmeno un asciugamano per tenersi al caldo, nelle temperature gelide di oggi. Grazie Loretta Kedward & Kev per averli raccolti così velocemente e un enorme grazie alla nostra favolosa infermiera veterinaria Sophie che si prenderà cura di loro». Ai gattini sono stati dati i nomi dei personaggi di Thomas the Tank Engine (una locomotiva antropomorfa immaginaria tratta dai libri della British Railway Series di Wilbert Awdry e suo figlio, Christopher, pubblicati dal 1945): Thomas, Percy, Annie e Clarabel.

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Glynis Davies ha scritto che «i gattini sono così giovani che i loro occhi non sono aperti e le minuscole orecchie di Annie e Clarabel sono ancora piegate sulle loro teste». Sarebbero sicuramente morti per il freddo se non fossero stati salvati in tempo. L’infermiera Sophie si sta adesso occupando di loro ventiquattro ore su ventiquattro, facendo le veci della loro mamma ormai lontana. La coordinatrice ha ricordato che anche se «i gatti hanno cucciolate inaspettate o le circostanze delle persone cambiano, non ci sono scuse per abbandonare gli animali e gattini così piccoli semplicemente non potranno mai sopravvivere senza le loro madri». La donna ha concluso dicendo che al momento non dovranno essere inviate richieste di adozione: «non inviate messaggi offrendovi di adottare. Questi gattini hanno 3 giorni e c’è molta strada da fare. Se sopravvivono… saranno pubblicizzati in linea con la nostra guida per gli alloggi così come tutti i nostri gatti e gattini». Si può solo sperare che le cure amorevoli dei volontari salveranno questi micetti e che presto i cuccioli cresceranno e staranno meglio. (di Elisabetta Guglielmi)

Elisabetta Guglielmi

Conseguita a pieni voti la maturità scientifica, ho intrapreso una carriera umanistica, laureandomi in Lettere moderne e poi in Filologia moderna; ho un master di Editoria, giornalismo e management culturale. Sono appassionata di scrittura, lettura, disegno e viaggi, e naturalmente di natura e animali.

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Elisabetta Guglielmi

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