Costretti a vivere in condizioni disumane in un appartamento-trappola sommersi dalla sporcizia 29 poveri gatti salvati in extremis.
Tra e gli edifici storici del quartiere Tuscolano a Roma, una vicenda di angoscia e disperazione è emersa, rivelando un mondo nascosto e oscuro di trascuratezza e crudeltà.
È stata scoperta una casa che più di una dimora assomigliava a un campo di detriti, dove 29 gatti erano costretti a vivere in condizioni inumane, tra quintali di immondizia e negligenza.
29 gatti salvati dal degrado nell’appartamento , il loro destino sembrava segnato
La casa in questione, un appartamento vicino a Piazza dei Consoli, abitato da due fratelli, apparentemente affetti da quello che si può definire un disordine compulsivo di accumulo sia di rifiuti, che di animali.
Un fenomeno noto come “barbonismo“, una condizione che ha trasformato la loro casa in una discarica a cielo aperto, divenendo un serio pericolo per la salute sia degli uomini che degli animali.
La scoperta è stata effettuata dal Comando della Polizia Locale Tutela Ambiente del VII Tuscolano, insieme alle Guardie zoofile del NORSAA di Roma, all’Ufficio d’Igiene della Asl Roma 2 e l’Enpa di Roma.
La stessa Asl Roma 2 aveva già preso provvedimenti in Aprile, recuperando 39 gatti e lasciando solo 7 esemplari, sterilizzati, ai due fratelli. Nonostante ciò, il numero dei felini è presto risalito a 29, a testimonianza dell’urgenza e della gravità del problema.
Il caso ha suscitato una risposta immediata e severa, l’appartamento è stato posto sotto sequestro amministrativo, data l’assoluta mancanza di igiene e la pericolosità per la salute.
Il rifugio Muratella è intervenuto per ospitare i 29 gatti recuperati, offrendo loro cure e assistenza, intanto l’Enpa ha lanciato un appello a chiunque avesse perso un gatto di recente, perché i due fratelli avrebbero potuto appropriarsi di gatti appartenenti alle varie colonie feline , ma anche domestici sfuggiti al controllo dei propri proprietari.
Un’amara storia che mette in luce un problema grave e diffuso: l’abbandono e il maltrattamento degli animali, le condizioni in cui vivevano questi 29 gatti sono indicazione di un problema sociale che non può essere ignorato.
È nostra responsabilità riconoscere, affrontare e risolvere tali problemi, per garantire che le storie come queste non si ripetano, è un obbligo morale nei confronti degli animali, che meritano amore, rispetto e cure adeguate.