Il ritrovamento da parte delle autorità di 42 animali abbandonati tra i rifiuti e la sporcizia: affamati e senza acqua, erano stati lasciati nelle gabbie in una discarica abusiva.
Da Samarate, un comune della provincia di Varese in Lombardia, arriva la storia del ritrovamento e del salvataggio di 42 animali denutriti e disidratati, ritrovati abbandonati all’interno di alcune gabbie in una discarica abusiva a cielo aperto. Cani, gatti, capre, volatili ed esemplari di altre specie sono stati ritrovati un uno scenario desolante: dimenticati e “buttati” quasi fossero stati rifiuti nel fango e nello sporco della discarica vicino ai corpi senza vita di altri animali, i quarantadue esemplari sono stati in un primo momento salvati e messi in sicurezza. Il sequestro però non è stato in seguito convalidato dal Pubblico ministero.
Cani, gatti, pecore, capre, maiali, polli e anatre: quarantadue animali abbandonati tra i rifiuti e la sporcizia
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A segnalare la situazione era stata la Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (nota con l’acronimo “Leidaa”). Alle segnalazioni ha fatto seguito nei giorni scorsi un controllo da parte delle autorità che ha portato a un blitz in via Agusta a Samarate e a un primo sequestro degli animali. Intervenuti sul posto, la polizia giudiziaria con delega nella salvaguardia degli animali, i carabinieri e i veterinari di Ats Insubria hanno trovato due pastori maremmani, un gatto, un agnellino, una pecora, cinque capre, due maialini vietnamiti, venti polli e dieci anatre chiusi all’interno delle gabbie, affamati e senza acqua.
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Le Guardie Ambientali d’Italia hanno proceduto al sequestro degli animali presenti, a scopo cautelare, con il sostegno della Polizia Locale di Samarate. Le accuse di maltrattamento e detenzione di animali in condizioni incompatibili al loro benessere rivolte nei confronti del proprietario del terreno sono state però ritirate. La Procura di Busto Arsizio (un altro comune della provincia di Varese, in Lombardia) infatti, dopo aver analizzato tutti gli elementi, ha finito per stabilire l’insussistenza sia dei maltrattamenti che dalla sofferenza per gli animali, disponendo la restituzione degli stessi.
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Il terreno, situato in una zona boschiva verso Cascina Costa e facente parte dei confini del Parco del Ticino, è stato trasformato da un samaratese in una discarica a cielo aperto, invasa dal fango e dai rifiuti e con carcasse di animali morti. Le disastrose condizioni generali del luogo avevano già portato il Comune a emettere una ordinanza per ragioni sanitarie. Il sindaco di Samarate Enrico Puricelli, dopo la restituzione degli animali sequestrati al proprietario, è tornato a porre l’attenzione sull’ordinanza che era stata emessa relativamente alla presenza della discarica abusiva sul terreno. Dal momento che non può salvare in altro modo gli animali, il Comune spera almeno che la discarica venga smantellata e che la pulizia dei luoghi possa permettere ai quarantadue esemplari di condurre una vita più dignitosa. (di Elisabetta Guglielmi)