I 900 cuccioli salvati dagli effetti della pandemia dall’associazione

I 900 cuccioli salvati dagli effetti della pandemia dall’associazione

Sono oltre 900 i cuccioli salvati da Leidaa, associazione che li ha salvati dagli effetti della pandemia: i proprietari erano malati

900 cuccioli salvati pandemia associazione
Alcuni cuccioli di cane e gatto (Foto Pixabay)

La pandemia ha avuto effetti devastanti per i cuccioli che si sono trovati senza proprietari a causa del Covid: 900 di loro sono stati salvati grazie all’associazione Leidaa, che li ha aiutati nel momento di maggior bisogno. “Per le persone che lottano contro il Covid-19 è una sofferenza non potersene occupare. Vogliamo almeno togliere loro quest’angoscia“, ha spiegato l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente del sodalizio.

Un servizio che tiene impegnati oltre 1500 volontari in tutta Italia e che si può sostenere fino al 31 gennaio: sarà infatti possibile donare all’associazione 2 euro inviando un sms al numero 45590 oppure 5-10 euro, a seconda della compagnia telefonica, chiamando da fisso. Di seguito, alcune delle loro storie.

Il gattino Kinder, uno dei 900 cuccioli salvati dagli effetti della pandemia grazie all’associazione Leida

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Il gattino Kinder, uno dei 900 cuccioli salvati dagli effetti della pandemia grazie all’associazione Leida (Foto Facebook)

Si tratta di un micino appena nato, di soli quattro mesi e mezzo, che ha dovuto affrontare la perdita della sua proprietaria, portata via dal Covid. A fine dicembre, grazie a una staffetta da Gravina (Bari) è arrivato a Paderno Dugnano (Milano): alcuni parenti della signora si sono offerti di prendere con sé il quattro zampe, e Leidaa ha aiutato nelle operazioni di trasporto. Dopo gli opportuni controlli, tra poco andrà a vivere con Alen, Simona e le loro figlie, potendo godere anche della compagnia di un altro micio.

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Hiro, aiutato nelle faccende quotidiane da una volontaria della Leidaa

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Hiro e la volontaria dell’associazione (Foto Facebook)

La famiglia di Hiro di Galbiate (Lecco) non sapeva a chi rivolgersi quando, contratto il coronavirus, doveva restare in casa, e non poteva garantirgli così le quotidiane passeggiate. A venire in soccorso è intervenuta Charlotte: la donna, una volontaria di Leidaa, ha accompagnato il quattro zampe nelle sue sgambate di ogni giorno in giro per la città. Dunque l’associazione ha potuto dare una mano concreta verso un cucciolo e i suoi proprietari in un momento estremamente delicato.

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Lucky, il border collie rimasto solo: i proprietari sono finiti in ospedale

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Lucky con Mickaela (Foto Facebook)

Quando i suoi proprietari si sono ammalati di Covid-19 e sono dovuti andare in ospedale, hanno subito pensato al loro cagnolone Lucky: prima di chiamare il 118 hanno infatti contattato il pronto intervento della Leidaa. Si volevano assicurare che il loro border collie avesse qualcuno in grado di occuparsi di lui in loro assenza. Ora il cucciolo vive con Mickaela e la sua famiglia, che gli danno da mangiare, lo fanno giocare e lo coccolano. In attesa che i proprietari possano tornare a curarsene in prima persona.

Matteo Simeone

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