La dura realtà affrontata da migliaia di levrieri spagnoli alla fine della stagione venatoria viene alla luce in queste ore.
Da metà autunno in Spagna si svolge una stagione di caccia intensa. Molte persone note come galgueros, usano i cani di razza galgos, o levrieri spagnoli, per cacciare una serie di mammiferi e uccelli come lepri, conigli, fagiani, oche e altri animali. La stagione di caccia in Spagna dura da metà ottobre ai primi di febbraio. Non è la prima volta che emerge però una drammatica questione: quella del massacro dei galgos.
I levrieri sono cani che possono correre a grandi velocità. Sfortunatamente, molte persone hanno deciso di sfruttarle per le loro capacità e usarle come animali da caccia. Tra l’altro, i levrieri hanno un senso della vista superiore a quello della maggior parte dei cani. Ciò che molte persone non riescono a immaginare è la triste sorte che questi animali corrono una volta terminata la stagione di caccia. In sostanza, i loro proprietari preferiscono semplicemente evitare il costo di prendersi cura del cane per il resto dell’anno. Per tale ragione, provano in ogni modo a disfarsene, anche il più cruento.
Anna Clements ha lavorato per molti anni come soccorritrice di animali e, insieme all’organizzazione SOS Galgos, ha contribuito a salvare la vita di oltre 350 cuccioli a Barcellona. Anna Clements è originaria dell’Inghilterra, ma attualmente vive in Spagna. Si è specializzata nel dare una nuova opportunità a migliaia di cani lasciati a se stessi una volta terminata la stagione di caccia. Assieme agli altri volontari di SOS Galgos, effettua anche campagne importanti per cercare di mettere fine a questa terribile pratica una volta per tutte, così come per educare le persone sulla necessità di valutare e prendersi cura degli animali.
Per molti anni i levrieri sono stati gettati in pozzi che sono stati bloccati con il legno, quindi è praticamente impossibile per l’animale innocente salvargli la vita. Altri cacciatori li legano ai binari di un treno o li lasciano sul ciglio della strada. Ora è il momento di denunciare e porre fine a queste vergognose pratiche. Recentemente, Anna Clements e gli altri volontari hanno trovato un levriero in un pozzo a Toledo. La foto del cane salvato è diventata un simbolo e motivo di speranza che finalmente qualcosa possa davvero cambiare.
Si stima che 50.000 cani levrieri siano stati abbandonati quest’anno. Molti di questi non ce l’hanno fatta. Sebbene ci siano sempre più organizzazioni dedicate a garantire il benessere di questi cuccioli, è molto difficile per loro avere i mezzi finanziari e coprire i costi delle cure di cui hanno bisogno tutti i levrieri dopo una dura stagione in cui hanno ricevuto solo sfruttamento.
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