Molto spesso si sente parlare di maltrattamenti di animali e della crudeltà con cui l’essere umano devasta e inquina l’habitat che condivide con altri esseri viventi, gli animali. Fortunatamente esistono dei luoghi chiamati santuari dove tutto ciò non accade.
L’essere umano condivide il pianeta con molte creature e molte volte resta indifferente nel vedere animali che soffrono a causa di maltrattamenti.
Fortunatamente nel mondo però esistono molte persone che hanno fatto del regno animale una vera e propria vocazione realizzando dei veri e propri santuari nei quali la parola d’ordine è proteggere ogni creatura vivente.
Sicuramente vi sarà capitato di sentire di persone che con pochissime risorse riescono ad aiutare molte specie di animali anche in via di estinzione.
La prossima volta che affrontate un viaggio potreste decidere di visitare uno dei centri nei quali gli animali vengono aiutati curati e protetti.
In Thailandia esiste un santuario chiamato Elephant Nature Park gestito da colui che è da anni è conosciuto come “L’uomo che sussurra gli elefanti” da circa 20 anni ha realizzato un rifugio sicuro per un animale maestoso come l’elefante che molto spesso viene maltrattato, e utilizzato come attrazione per i turisti in Thailandia.
Molti degli esemplari che vengono accolti nel centro hanno subito per anni dei maltrattamenti, alcuni arrivano nel centro con anche slogate, profonde cicatrici alle zampe a causa delle catene con cui erano trattenuti o con profonde ferite provocate da ganci conficcati nelle orecchie da addestratori, per insegnare all’elefante dei trucchi per soddisfare e aspettative del pubblico.
In questo centro gli animali vengono curati e liberati da una vita di sofferenze. Visitando questo stupendo parco è possibile infatti vedere gli elefanti che liberi possono vagare 24 ore su 24 7 giorni su sette senza essere maltrattati o sfruttati.
All’Elephant Nature Park è infatti possibile non solo osservare ma anche interagire con gli esemplari nutrendoli o aiutandoli a fare il bagno, nel parco no sono esposti dipinti di elefanti e non vengono fatti esibire gli animali ma gran parte della visita include la conoscenza non solo dell’animale ma anche del suo passato per sensibilizzare le persone a non sovvenzionare le brutali torture ai quali vengono sottoposti questi animali per il diletto degli esseri umani.
potrebbe interessarti anche—>Arriva il divieto cattura di elefanti da destinare agli Zoo o ai circhi
Il Lone Pine Koala Santuario proteggere i Koala. Nei normali zoo è infatti possibile osservare koala e scattarsi dei selfie con loro, queste creature sono però molto particolari, si nutrono principalmente di eucalipto e dormono per circa 22 ore al giorno.
Ovviamente essere disturbati durante il sonno per farsi scattare una foto in compagnia dell’essere umano non è certo molto divertente per loro.
Nel Lone Pine Koala Sanctuary i Koala possono essere presi per non più di 30 minuti nell’arco della giornata, possono quindi dormire per 23,5 ore se lo desiderano.
A soli 12 km dalla città di Brisbane, il Lone Pine Koala Sanctuary è il più grande santuario di koala al mondo con 130 koala.
In questo santuario è possibile tenere tra le braccia un koala, dar da mangiare ai canguri e incontra una grande varietà di animali selvatici australiani in scenari meravigliosi e naturali, i visitatori possono usufruire di svariate attività educative non solo osservando ma interagendo in maniera rispettosa con gli animali e con l’ambiente sostenendone la conservazione.
potrebbe interessarti anche—>I Marsupiali australiani più noti: dal canguro, al koala fino all;Opossum
Circa 27 anni fa fu fondato il Santuario dei bradipi del Costa Rica, il primo centro nel mondo dove i bradipi vengono salvati e curati, il centro sito in Costa Rica si occupa di salvare i bradipi feriti, orfani e abbandonati riportandoli in un habitat accogliente per continuare a vivere la loro vita.
All’interno di questo Santuario sono ospitati due diversi tipi di bradipi i Bradypus variegatus e Choloepus hoffmanni che si differenziano tra loro per le tre o due dita.
i bradipi vivono la loro vita lentamente a causa del loro metabolismo abitano gli alberi e mangiano le foglie, gli scienziati del centro del Costa Rica hanno constatato che i bradipi se sottoposti a stress come essere toccati o nutriti da sconosciuti sono vulnerabili alla tachicardia e se vengono sottoposti a microbi esterni possono morire prematuramente.
Ecco perché in questo parco è possibile osservare queste creature ma è assolutamente vitato toccarli e interagire con loro, il tour comprende un giro in canoa per osservare da vicino l’habitat naturale nel quale questa creatura prospera.
potrebbe interessarti anche—>Dubai: le nuove oasi per tutelare le specie animali a rischio estinzione
L’intera Isola della Nuova Zelanda negli anni 80 fu stravolta da alcuni ambientalisti che per 10 lunghi anni cercarono di riportare i territori dell’isola alla sua antica bellezza, per ripristinare il suo habitat naturale nella speranza di far tornare il territorio com’era in origine e riportare nei territori alcuni animali.
L’isola è un santuario a cielo aperto dove svariate specie in via di estinzione prosperano nuovamente, il personale del santuario lavora duramente per proteggere le specie di uccelli autoctoni e altri abitanti naturali da parassiti invasivi.
Nonostante la loro enorme stazza e ferocia gli ippopotami vengono considerati alcuni tra gli animali più pericolosi del mondo, nonostante questo sono animali che si spaventano facilmente e reagiscono in maniera esagerata reagendo molto male al pericolo, ecco perché sono alcuni degli animali che richiedono maggiore protezione.
Attualmente in Ghana sono rimaste solo due popolazioni di ippopotami una risiede nella regione ovest occidentale del fiume volta nero.
Il santuario per ippopotami fu creato nel 1999 e consente ai visitatori di osservare in totale sicurezza le rive del fiume dove gli ippopotami possono essere visti nel loro completo splendore senza essere disturbati e facendo comprendere ai visitatori l’importanza della conservazione dell’ippopotamo.
L.L
potrebbe interessarti anche—>Animali, emergenza: da nord a sud, centri di recupero fauna selvatica al collasso
potrebbe interessarti anche—>Tartaruga caretta caretta liberata dal centro di recupero a Lampedusa
Amoreaquattrozampeè stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato dalle nostre notizieSEGUICI QUI
La vera storia del cane Balto, con il suo compagno Togo salvò una città intera.…
Lo ha beccato anche lui e ora non sai come guarirlo? Il raffreddore nel gatto…
Animali strani e bizzarri quelli che si generano con l'incrocio tra diverse specie. Scopriamo insieme…