Quarantamila litri di gasolio sono stati versati in mare in una zona remota e incontaminata della Patagonia, la marina Cilena ha confermato la drammatica catastrofe.
La fuoriuscita del carburante si è verificata nella sezione Cilena della Patagonia,nella regione che comprende la punta meridionale del Sud America e si estende sia in Cile che in Argentina.
Secondo quanto riportato da the Guardian alcuni porta voce della marina militare cilena avrebbero ricevuto una telefonata dalla società mineraria CAP riferendo la fuoriuscita al terminal dell’isola di Guarello, a circa 2.800 km a sud di Santiago,che li avvertiva della catastrofe imminente.
L’area su cui in questo momento la marina attraverso lo schieramento di navi sta cercando di limitare i danni è una delle più incontaminate del pianeta con un’importante biodiversità.
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Ronald Baasch, comandante della terza zona navale della marina attraverso i media locali ha dichiarato : “Il centro di controllo dell’inquinamento marino è stato attivato”. E’ stata inviata una chiatta e alcune navi di pattuglia oceanica: “Alle unità è stato ordinato di schierarsi immediatamente nell’area per fare il punto su ciò che è accaduto, per controllare e mitigare i possibili danni causati dall’emergenza”.
La società mineraria sembra aver già installato un manicotto nella baia per rimuovere dall’ambiente il petrolio che sto provocando moltissimi danni.
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Il petrolio nei mari è pericolosissimo per gli esseri viventi che li popolando.
Il petrolio infatti distrugge la capacità isolante dei mammiferi e degli altri animali.
Attaccandosi alla pelliccia e alle piume si espongono queste creature a elementi che induriscono le loro difese impedendo l’idro repellenza per gli uccelli, e la capacità di isolarsi dall’acqua fredda per gli altri animali con pellicce, provocandone la morte per ipotermia.
Molti uccelli e animali nel disperato tentativo di liberarsi da quest’olio cercano di pulirsi di conseguenza ingeriscono il carburante e si avvelenano soffrendo terribilmente.
Per i pesci e i molluschi che potrebbero non essere immediatamente esposti al carburante riversato nelle acque le conseguenze potrebbero essere ugualmente devastanti.
Se esposti al gasolio, i pesci adulti possono sperimentare una crescita ridotta, fegati ingrossati, variazioni della frequenza cardiaca e respiratoria, erosione delle pinne e compromissione della riproduzione. L’olio influisce anche negativamente sulle uova e sulla sopravvivenza delle larve.
L.L.
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