Il ritrovamento e il salvataggio in Inghilterra di oltre 30 cani di razza Terrier rimasti soli, dopo la morte del proprietario, chiusi in un bungalow.
L’ultima storia di salvataggio e recupero di animali domestici viene dall’Inghilterra. A Rainham, una piccola cittadina della contea del Kent in Inghilterra, nei giorni scorsi oltre trenta cagnolini di piccola razza sono stati trovati chiusi all’interno di un bungalow. I piccoli, dopo il decesso del loro proprietario, sono rimasti da soli senza acqua né cibo per diversi giorni. L’anziano umano che viveva con loro è stato ritrovato morto qualche settimana fa nella propria abitazione. In un bungalow vicino, che avrebbe potuto ospitare al massimo sei cani, la polizia ha scoperto numerosi cagnolini, ma il loro salvataggio non è stato semplice.
Il ritrovamento e il salvataggio di oltre 30 cagnolini spaventati rimasti soli dopo la morte del loro proprietario
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Richiesto l’intervento della Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (nota con l’acronimo RSPCA), un’organizzazione benedica animalista per la prevenzione della crudeltà nei confronti degli animali, la polizia e i volontari dell’associazione hanno installato trappole e telecamere per catturare i cani.
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L’accesso alle stanze è stato reso difficile dalla grande mole di oggetti ingombri e mobili sparsi per tutto il bungalow. All’arrivo degli agenti, inoltre, i cani spaventati si sarebbero nascosti, rendendo difficile il loro recupero. Gli oltre trenta cagnetti di razza Terrier avevano età diverse, dai cuccioli di quattro settimane agli adulti di 10 anni. Come ha raccontato l’ufficiale per il salvataggio degli animali Brian Milligan, agenti e volontari si sono recati «ogni giorno per una settimana per condurre ricerche approfondite in modo da poter salvare tutti i cani».
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Gli ultimi due cuccioli addirittura sono stati «catturati usando una trappola per gatti, ma si è rivelato un processo complicato poiché i cani erano troppo leggeri per far scattare le trappole». Per assicurarsi che nessun animale fosse rimasto all’interno del bungalow, la RSPCA ha dovuto sgomberare ogni stanza. I cagnolini, dopo aver ricevuto le cure mediche di cui necessitavano, sono stati portati in diversi rifugi per poter essere poi dati in adozione. Si può sperare che tutti quanti trovino presto una nuova casa e una famiglia che possa donare loro tutto l’affetto di cui hanno bisogno. (di Elisabetta Guglielmi)