In diretta dal reparto di neuropsichiatria l’incontro con gli esperti mostra come questi 3 animali aiutano i bambini del reparto a riconoscere le loro emozioni.
Le ultime scoperte relative alle attività di Pet-Therapy nei reparti ospedalieri in Italia mostrano dei risultati finora mai raggiunti. Nella mattinata del 18 ottobre si è svolto un importante incontro formativo sui benefici della Pet-Therapy presso una nota struttura ospedaliera della Liguria. I portavoce e i responsabili dell’iniziativa si sono riuniti per raccontare, a più voci, l’importante lavoro svolto, nell’ultimo anno, da “Una medicina a quattro zampe“, in collaborazione con l'”Associazione Progetto Islander Onlus” e con il sostegno di “Intesa Sanpaolo”.
L’incontro si è tenuto presso l’Aula Magna dell’Istituto Gaslini, e ha visto – inoltre – l’attiva partecipazione di tre ospiti definiti, dai presenti, “molto speciali“. L’incontro è stato documentato e infine condiviso sulla pagina Facebook ufficiale dell'”Istituto Giannina Gaslini” di Genova nel pomeriggio della medesima giornata.
L’attività di Pet-Therapy ha come obiettivo quello di favorire il benessere dei bambini nel reparto di neuropsichiatria dell’ospedale genovese. L’iniziativa ha avuto ufficialmente inizio nel mese di settembre del 2022 e durante quest’ultimo incontro sono state fatte le presentazioni dei 3 ospiti d’onore. Ossia: “il pony Arturo, l’asino Salvo e il cane Ciska“.
Uno dei risultati attualmente raggiunti dall’iniziativa è stato quello di testimoniare come la presenza di questi tre animali (il pony, il cane e l’asinello) abbiano influito positivamente sulle condizioni di salute dei bimbi che si trovano nel reparto della struttura ospedaliera. Un notevole miglioramento nella consapevolezza emotiva dei bambini e, dunque, della loro capacità di riconoscere le proprie emozioni è stato registrato dal personale dell’équipe.
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Il pony – ad esempio – allo sguardo dei ricercatori e dell’équipe di medici presenti nella struttura ospedaliera avrebbe dimostrato di essere in grado di suscitare una reazione di forte empatia nei piccoli pazienti.
Durante l’incontro una delle personalità rivelatasi di fondamentale importanza per la realizzazione di quest’iniziativa è intervenuta, sul finale, rilasciando un’intervista in cui ha spiegato, più nei dettagli, quali siano stati finora gli incoraggianti risultati ottenuti dall’équipe di ricerca grazie alla benefica presenza dei 3 animali all’interno della struttura ospedaliera.
Dal racconto si evince come, ancor prima di essere ospitati nel reparto di neuropsichiatria infantile di Genova, i 3 meravigliosi esemplari di quattro zampe fossero stati precedentemente tratti in salvo dai volontari di un’associazione no-profit, ora parte integrante dell’iniziativa, il “Progetto Islander onlus“. (Giada Ciliberto)
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