Le zampe del gatto sono una parte molto sensibile del suo corpo: ecco perché e in che modo prendersi cura di loro senza danneggiarle.
Il nostro amato amico felino ha delle zone del corpo particolarmente delicate, alle quali lui stesso è molto sensibile. Tra queste vi sono di certo le zampe: esse devono essere sane e sempre ben curate, per evitare che possano rivelarsi su di esse infezioni e arrossamenti fastidiosi. Gli servono per muoversi ed arrampicarsi, quindi è assolutamente importante che siano sempre in perfetta forma. Ecco in che modo curarle.
Come sono fatte le zampe del gatto? Vi sono due zampe anteriori e due posteriori. A seconda della razza del gatto la loro dimensione cambia, tuttavia l’anatomia è sempre la stessa. Le zampe davanti e quelle indietro hanno 5 dita ciascuna, provviste di artigli retrattili, composti di cheratina: la sola differenza è che le zampe posteriori sono leggermente più lunghe delle altre.
Quando il gatto cammina poggia il suo peso sulle zampe anteriori. Esse sono dotate di un cuscinetto carpale, un cuscinetto metacarpale, e dei cuscinetti digitali (sui quali appunto poggia il micio). Le zampe posteriori invece hanno un cuscinetto metacarpale e di cuscinetti digitali.
Passiamo alle dita del gatto: ciascun dito è costituito da falange, muscolo e legamento elastico (che consente agli artigli di essere retrattili). Se gli artigli sono fuori significa che il legamento è teso, se sono nascosti esso è rilassato. Gli artigli del gatto sono solitamente lunghi ed affilati poiché utilizzati come arma da caccia.
I cuscinetti sono composti da un tessuto solido ricoperto di pelle rugosa. La loro funzione è quella di ammortizzare il peso del gatto, proteggere le ossa delle zampe, e fungono da sistema di frenata ed atterraggio impeccabili. Inoltre consentono al gatto di muoversi in modo insonorizzato, soprattutto quando va a caccia. Tra i cuscinetti vi sono le ghiandole sudoripare, che secernono un olio profumato, appunto fatto di feromoni che fungono da richiamo per gli altri gatti. Per questo quando il gatto si struscia con la zampa su qualcuno o qualcosa lo fa per marcare il territorio, rilasciando il suo odore. Sudando dai cuscinetti dunque il gatto mantiene la sua temperatura stabile. Il loro colore è uguale a quello del manto.
La risposta più scontata sarebbe che i gatti sono animali digitigradi e camminano sulla punta dei piedi, anzi delle zampe, a differenza dell’uomo che è plantigrado, cioè cammina poggiando la pianta del piede a terra. Oltre ad essere una delle parti più sensibili del suo corpo, le zampe sono anche il tramite attraverso le quali si può instaurare un contatto tra animale e padrone: per questo è importante conquistare la piena fiducia del gatto prima di toccarle!
All’inizio non sarà semplice per il gatto abituarsi a questo costante massaggio, quindi è importante assecondare le sue volontà: deve essere un momento di relax, non una tortura! I cuscinetti devono sempre essere idratati, poiché molto sensibili al caldo e al freddo. gli agenti esterni però possono seccare la pelle oppure screpolarla. Per questo una idratazione continua, sia in estate sia in inverno, è necessario per evitare che la pelle si spacchi. Per la loro idratazione basterà utilizzare un emolliente, tipo vaselina o dell’olio d’oliva.
In che modo possiamo curare le zampe del micio evitando il pericolo di infezioni e screpolature? Ecco tutti i passaggi perché il tuo gatto abbia sempre le zampe sane e funzionali a tutte le sue attività.
In caso di lesioni gravi la cosa fondamentale da fare è contattare il veterinario oppure correre al pronto soccorso veterinario più vicino. Se si tratta di lesioni o anomalie poco importanti, ma fastidiose, allora prendiamo provvedimenti e interveniamo immediatamente. L’occorrete è anche facilmente reperibile: sostanza antisettica, come il Betadine, garze, panni puliti, pinzette e sapone neutro.
Per disinfettare la zampa bisogna strofinare delicatamente la zampa con un panno bagnato di acqua calda e sapone così da eliminare i detriti. Sulla garza versare la soluzione disinfettante e poggiarla sulla ferita. Se al gatto dà fastidio è meglio non forzare le cose e aspettare che si calmi per continuare.
Se vi sono corpi estranei usare una pinzetta, ma sempre dopo aver disinfettato la zampa e poi ripulirla con acqua e sapone. Per afferrare la scheggia con la pinzetta è bene avere polso fermo per evitare che il gatto possa muoversi in continuazione. Se la scheggia non viene via allora è necessario portarlo dal veterinario.
In estate facciamo attenzione che il gatto non passeggi su un pavimento di cemento che, oltre ad essere ruvido e quindi graffiarlo, diventerebbe molto caldo e potrebbe scottarlo. Se si tratta di un gatto che solitamente vive all’aperto, nella stagione invernale facciamo un’eccezione e teniamolo al chiuso.
Siamo sempre attenti allo stato di salute delle zampe, proprio perché piccole lesioni o anomalie potrebbero nascondere problemi più gravi: apporto insufficiente di proteine, deficienza di acidi grassi o alcune patologie come il diabete.
Se non siamo certi di saper tagliare le unghie al nostro micio, non usiamolo come cavia! Chiediamo aiuto ad un veterinario o a un toilettatore: magari guardando mani esperte, potremo imparare a farlo poi da soli in un secondo momento. Attenzione a non tagliarle troppo corte: si potrebbe raggiungere la parte sensibile degli artigli e farla sanguinare.
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F.C.
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