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Viaggiare in aereo col gatto: condizioni, regole e consigli utili

A bordo di un aereo col tuo amato felino? Ecco tutti i consigli più utili affinché viaggiare in aereo col gatto non diventi un incubo.

Viaggiare in aereo col gatto: cosa sapere se è la prima volta che vola (Foto AdobeStock)

Vogliamo andare in vacanza e non abbiamo alcuna intenzione (o non possiamo) affidare il nostro amato gatto a qualcuno che possa prendersene cura mentre siamo assenti? Non ci resta che portarlo con noi. Ma chiariamolo: al nostro gatto non piacerà! Infatti in generale i felini non amano abbandonare la loro routine giornaliera e si distaccano a fatica dalle loro abitudini: quindi se proprio non possiamo lasciarlo a casa, nel suo ambiente, cerchiamo quanto meno di rendergli l’esperienza meno traumatica possibile. Consideriamo che viaggiare in aereo col gatto non è come farlo in macchina o su un treno, né per lui né per noi padroni. Quindi vediamo cosa serve per partire e come ci si comporta a bordo di un aereo.

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Cosa mettere in valigia

Micio guarda dal finestrino (Foto AdobeStock)

Abbiamo deciso che partiremo col nostro micio? Allora dobbiamo preparare un bagaglio anche per lui! E facciamo attenzione a non dimenticare nulla. Per evitare che il gatto, dopo l’esperienza già ‘traumatica’ del viaggio, si senta ancora più spaesato portiamo con noi tutto ciò che possa farlo stare a suo agio durante il soggiorno (viaggio compreso). Ecco cosa non dovrà mai mancare.

  • I documenti del gatto: prima di partire è fondamentale che il micio abbia ‘tutte le carte in regola’, ovvero sia in regola col calendario delle vaccinazioni e abbia il suo passaporto. Quindi se decidiamo di viaggiare, soprattutto all’esterno, col micio assicuriamoci di muoverci in tempo per reperire tutta la documentazione e i permessi necessari a partire. Inoltre i documenti richiesti potrebbero variare a seconda che il gatto debba viaggiare in cabina o in stiva.
  • Il trasportino: più adatto alle sue dimensioni (sebbene gran parte delle compagnie aeree richiedano quello morbido) e soprattutto che non superi il peso consentito dalla compagnia. Solitamente gatti e trasportino non devono superare i 10 kg totali (su alcuni aerei addirittura 6). Se dovesse essere più pesante viaggerà in stiva. Le dimensioni consentite sono solitamente 46x25x31 cm, ma bisogna chiedere alla compagnia.
  • Il kit di pronto soccorso per eventuali traumi o incidenti o malesseri a bordo.
  • Le sue medicine solite e quelle per eventuali emergenze: attenzione a non somministrare farmaci tranquillanti durante il volo, poiché su alcuni aerei è addirittura vietato per gli effetti ‘maggiorati’ che potrebbero avere sul gatto in alta quota. Il gatto deve restare cosciente e mai sedato. E’ consentito l’uso di spray ai feromoni, oppure i fiori di Bach o ancora degli integratori che rilasciano serotonina (Leggi qui: Feromoni per gatti: cosa sono e come vengono recepiti).
  • I suoi giochi-oggetti preferiti.
  • La sua pappa e i suoi snack (da non dargli durante il volo né immediatamente prima),
  • Il ‘nostro kit di emergenza’: meglio essere pronti qualora il gatto dovesse avere episodi di vomito, oppure qualche bisognino inatteso. Portiamo con noi elle buste di plastica, delle salviettine imbevute, fazzolettini di carta e deodorante.

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Viaggiare con il gatto in aereo: le info da chiedere alla compagnia aerea

Viaggiare col gatto in aereo: le regole della compagnia di volo (Foto AdobeStock)

Naturalmente la prima cosa da fare è accertarsi che la compagnia scelta accetti a bordo animali domestici: infatti alcune consentono il viaggio per i nostri piccoli amici solo nella stiva, altre invece anche in cabina col proprio padroni. Quando si prenota il biglietto bisogna segnalare la presenza del micio e va pagata una tassa. Con l’avvento dell’emergenza Covid è sempre meglio chiedere informazioni dettagliate alla compagnia per eventuali nuove regolamentazioni e limitazioni di animali a bordo: le norme potrebbero essere diventate più stringenti, proprio a causa dell’emergenza sanitaria.

Se si è diretti all’estero informiamoci sul tipo di documentazione relativa al gatto per farlo entrare in un nuovo Paese. Basterà andare sul sito del relativo Consolato, o dell’Ambasciata o la IATA, ma è meglio procurarsi in tempo un passaporto europeo (la cui cifra si aggira intorno ai 200 euro). Le dimensioni del ‘bagaglio-gatto’ possono variare da compagnia a compagnia (ad esempio Ryanair accetta animali solo in stiva): tutte le info si trovano sui loro siti. Su alcuni aerei è consentito portare anche più di due animali da compagnia alla volta, ma ogni passeggero può portarne solo uno.

Se il micio deve andare nella stiva

Se la compagnia non consente la sua presenza in cabina con il padrone, oppure per problemi di peso, sarà costretto ad andare nella stiva. In questo caso il nostro gatto, ahimè, sarà considerato un bagaglio e come tale sarà prelevato sul nastro una volta atterrati. Generalmente questo locale non è illuminato e questa assenza di luce in realtà può avere un effetto tranquillizzante sui nostri amati felini. Anche in stiva il gatto dovrà restare nel trasportino, le cui ruote dovranno essere bloccate e la porticina chiusa (ma senza lucchetto) per evitare che il gatto possa fuggire o essere sballottato. Prima di lasciarlo andare assicuriamoci che la stiva sia pressurizzata e riscaldata.

Quanto costa viaggiare col gatto in aereo

Come è facile prevedere, il costo cambia a seconda della compagnia scelta. Si passa da una cifra di circa 70 euro per alcune compagnie come Airfrance fino ai 200 euro. Ovviamente molto cambia anche in base alla tratta da percorrere in volo. Ma anche qui il sito della relativa compagnia può fornirci tutte le spiegazioni necessarie.

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Come ci si comporta a bordo

Aeroplano (Foto Pixabay)

Dopo i controlli di sicurezza, cui sarà sottoposto anche il micio, dovremo affrontare il volo vero e proprio. I rumori del motore e l’aumento di pressione in cabina possono infastidire il gatto, sebbene alcuni padroni fortunati non assistano ad alcuna crisi. In ogni caso il gatto non potrà uscire dal trasportino, poiché c’è il rischio che possa scappare via tra i seggiolini e infastidire gli altri passeggeri.

Possiamo tentare di calmarlo con dell’acqua e coprirlo con una coperta se sente freddo. Non è escluso che il gatto, dopo aver accumulato nervosismo dovuto a controlli e vari spostamenti, rumori e luci, faccia i suoi bisogni: siamo pronti a pulirli per evitare che il cattivo odore sia motivo di rimostranze da parte degli altri passeggeri.

Viaggiare col gatto in aereo: qualche ultimo consiglio

Prima di partire, per evitare lo smarrimento del trasportino e del gatto, mettiamo delle etichette col nome del gatto e i suoi dati, così sarà più facile recuperarlo. Copriamo il fondo del trasportino con una coperta o della carta assorbente (da cambiare all’arrivo).

Qualche giorno prima della partenza facciamo in modo che il micio preda confidenza con il suo trasportino, dato che dovrà passarvi parecchio tempo all’interno. Sempre il giorno prima riduciamo la quantità di pappa al gatto ed evitiamo di farlo mangiare nelle 12 ore precedenti il volo.

Francesca Ciardiello

Francesca Ciardiello

Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.

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