Non è un canide anche se sembra non appartenere al mondo felino: chi è il gatto Lykoi, che sembra un lupo mannaro!
E’ una varietà davvero particolare che, per le sue caratteristiche sembra appartenere più alla famiglia degli antenati dei cani che a quella dei felini, eppure è proprio un gatto a tutti gli effetti. Cosa si sa sul gatto Lykoi, sulle sue particolarità e le peculiarità (a partire proprio dalla traduzione del suo nome), che lo rendono molto affine ai lupi mannari e meno ai suoi simili.
Quali sono le origini di questa particolare razza felina? In realtà esse sono avvolte nel mistero, ma pare che siano piuttosto recenti. Nel 2010 pare sia stata scoperta una cucciolata di gattini che avevano una caratteristica comune: nessuno di loro aveva un pelo folto. E’ proprio questa particolarità che li ha fatti ribattezzare ‘lupi’ col nome ‘Lykoi’ che è appunto il suo significato in greco.
Il manto privo di pelo è infatti una caratteristica comune con i lupi mannari o i licaoni: ma da cosa dipende? Da una mutazione genetica che hanno subito e che influisce sulla crescita del pelo appunto, Ma attenzione: non sono tutti uguali, poiché alcuni ne hanno di più e altri di meno, tanto è vero che molti sembrano più ‘spogli’ di altri. Per quanto riguarda la loro personalità invece, si tratta di animali molto affettuosi e socievoli ma con un forte istinto da predatori (più accentuato che nei gatti ‘comuni’).
Poiché hanno una forte parentela coi gatti selvatici, fanno fatica a domare il loro istinto da cacciatori, che li rende appunto poco adatti ad essere addomesticati; ciò non significa che non amino la compagnia dei loro padroni o dei loro simili. Anzi è proprio questa loro personalità affettuosa a renderli molto ambiti e ricercati dalle famiglie.
Non lasciatevi ingannare dalla mancanza (o quasi) di pelo, perché il fatto di non dover combattere contro possibili nodi non vuol dire che non ci si debba prendere cura del suo corpo. Anzi pare proprio che l’assenza di peluria sul manto renda la loro pelle particolarmente sensibile, più esposta a irritazioni e soggetta a scottature: non a caso bisogna proteggerli bene anche contro il sole, che è tra i principali pericoli estivi per il gatto.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema >>> Differenza tra il Lykoi e il Devon Rex: quale razza di gatto scegliere
La spazzola tuttavia è utile perché non dovranno rinunciare alla spazzolatura settimanale (ma anche una al giorno, se necessaria): infatti i boli di pelo nel gatto possono diventare un problema anche in questo caso. Meglio non esagerare coi bagnetti;: uno al mese basterà per togliere lo sporco, ma assolutamente con prodotti delicati e appositi per la pelle del gatto (sono infatti tanti i detergenti e detersivi pericolosi per la pelle del felino).
Infine per quanto riguarda l’alimentazione, si possono suddividere più pasti al giorno a orari fissi (i gatti adorano la routine anche per quanto riguarda il cibo) e passare agli alimenti per adulti al compimento dell’anno di età. Attenzione a non esagerare con il cibo o con la frequenza dei pasti: nel caso dei gatti Lykoi, il rischio di obesità felina è alto.
Di sicuro già prima del 2010, una razza Lykoi è stata concepita in laboratorio nel 2011 dal dott. Johnny Gobble, dopo scrupolosi esami dei gattini ‘fondatori’ per escludere malattie infettive e problemi cardiaci. Infatti come razza, la Lykoi ha una aspettativa di vita che va dai 12 ai 15 anni, sebbene non si possano non annoverare casi di malattie dentali feline (che si eviteranno facilmente se non dimenticheremo di lavare i denti al gatto) e follicolite murale linfocitaria.
In particolare quest’ultima è dovuta alla carenza di follicoli piliferi nel gatto Lykoi, e che comporta squame alla pelle, croste diffuse (soprattutto sulla testa) e piaghe, soprattutto nelle zone più esposte, come i cuscinetti delle zampe.
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